Pubblicato il: 02/10/2019 12:24
Una figura manageriale in grande sviluppo ma non ancora nelle piene condizioni di poter incidere sui processi strategici delle imprese. E’ stata presentata al Salone della Csr e dell’Innovazione Sociale un’indagine in sette Paesi europei (Germania, Francia, Gran Bretagna, Spagna, Italia, Serbia e Turchia) svolta attraverso le associazioni dei manager della sostenibilità membri di Easp – European Association of Sustainability Professionals, la rete europea promossa dall’italiano Csr Manager Network.
Dall’elaborazione dei dati, a cura di Altis-Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, emerge il ritratto del manager della sostenibilità in Europa: a eccezione della Germania, è una professione prevalentemente femminile (60%); uno su tre ha un’età tra i 41 e i 50 anni e ha maturato una buona esperienza che va dai 6 ai 15 anni nel 38% dei casi.
Inoltre, ha un team ancora molto limitato nelle dimensioni, perché quasi la metà (47%) non supera le due unità e un altro 32% è sotto le cinque; fanno eccezione Gran Bretagna e Germania, da sempre considerate all’avanguardia, dove si segnala la presenza di team superiori alle 10 unità rispettivamente nel 23% e nel 21% dei casi. Infine, la remunerazione media del manager è ancora lontana da quella di molti suoi omologhi di altre funzioni, attestandosi per il 79% degli intervistati sotto i 100.000 euro.
Di cosa si occupa e quali ritiene siano le sfide del futuro? L’area del reporting (53%), suddivisa tra quello svolto su base volontaria (27%) e l’obbligatorio (26%), è al centro delle attività a pari merito con la definizione e implementazione delle strategie socio-ambientali (54%). Queste ultime sono probabilmente destinate a crescere, considerando che la risposta nettamente prevalente del manager della sostenibilità su quali siano le sfide del futuro è stata: il climate change, al 62% contro il secondo elemento segnalato, ossia il cambiamento demografico segnalato dal 33% degli intervistati.
“Lo studio mostra come ci siano molte più similitudini che differenze tra i diversi contesti nazionali europei, il che è coerente con l’idea della sostenibilità come questione globale – commenta Davide Dal Maso, Consigliere del Csr Manager Network e Partner di Avanzi – Il manager della sostenibilità si va configurando come una figura professionale complessa, con prospettive di evoluzione molto promettenti”.
Rivelatrice di una ancora scarsa incisività sul business è la posizione all’interno dell’azienda: se il 40% dei manager della Sostenibilità ha una funzione a sé, nel restante 60% dei casi riporta a una molteplicità di altre funzioni, in particolare alla Comunicazione (34%) e alle Risorse Umane (15%): solo un limitato numero riporta quindi a funzioni che sono deputate a definire il futuro sviluppo delle aziende, come Business Development (4,5%) o di Strategy (5,4%).
D’altro canto, occorre considerare una serie di altri risultati che evidenziano come si stia andando nella direzione di una sempre maggiore importanza della funzione Sostenibilità: la frequenza di interazione tra il Ceo e il manager della sostenibilità risulta almeno a cadenza trimestrale in oltre il 65% dei casi (trimestrale nel 26%, mensile nel 21%, settimanale nel 15%) segno di un interesse diretto da parte dei vertici su un fenomeno ormai indiscutibilmente importante.
La distanza tra il manager e il Ceo in termini di livelli di reporting non è alta, anzi è a diretto riporto nel 35% e a due step nel 44%; l’Italia in questo è virtuosa perché supera la media nel diretto riporto al Ceo attestandosi al 45% dei casi.
“Interessante osservare come i professionisti della sostenibilità/Csr siano sempre più coinvolti nella definizione delle strategie aziendali”, commenta Matteo Pedrini, direttore scientifico del Csr Manager Network.
In definitiva, quanto questo tipo di interazione porta a un concreto coinvolgimento del manager della Sostenibilità nel definire le strategie finanziarie e di business delle imprese europee? Siamo a metà strada: il 46% dei manager intervistati è coinvolto formalmente nella definizione del piano di budget e il 42% in quella dello strategic plan.
Il Csr Manager Network è tra gli enti promotori del Salone della Csr e dell’Innovazione sociale che in questa settima edizione nazionale conta 100 eventi, oltre 400 relatori, 216 organizzazioni protagoniste.
Adnkronos.