Un segno artistico contro la violenza di genere: l’immagine di una bambina con un caschetto nero che abbraccia stretto stretto il mondo. E’ l’opera di arte pubblica e sociale che cancella la brutale scritta sessista e razzista contro Carola Rackete, la comandante della Sea Watch 3. Fino a oggi imbrattava il muro di un’azienda lungo la statale 195 che da Cagliari conduce Capoterra. “Una scritta che offende Carola e tutte le donne”, denuncia la portavoce di un collettivo di donne sarde che attrezzate di vernice, rulli e pennelli hanno deciso di mobilitarsi.
Da stasera quella scritta sparisce per far posto alla bellezza e a un messaggio di pace. Si è trasformata in un flash mob l’azione di action painting della writer sarda Nina Castle. “All’odio e alla violenza rispondiamo con un abbraccio e con messaggio che vuole sottolineare la necessità e l’urgenza di prendersi cura dello spazio urbano e di chi lo abita, aldilà delle etnie e dei generi”, spiega.
L’artista ha così creato un’opera con colore acrilico bianco, nero e rosso che nasce spontaneamente, ma è destinata a lasciare tracce nel tempo. Un’azione poetica che si sottrae allo scontro e alla polemica per trasformare una superficie sporcata da parole ingiuriose in un segno di bellezza.