E’ una storia di empowerment, affermazione al femminile, che sembra calzare a pennello a Jennifer Lopez, talmente su misura che potrebbe portarla dritta alla notte degli Oscar oltre che da più di un mese su tutti i media internazionali. Hustlers – Le ragazze di Wall Street, dalla premiere a Toronto non si è fermato, macinando incassi (835 milioni di dollari nelle sale Usa, a ieri) e facendo parlare molto grazie al coinvolgimento di JLo, 50 anni pop star di origine portoricana, attrice, ballerina, imprenditrice, showgirl, produttrice discografica e cinematografica statunitense. L’uscita a sorpresa alla fashion week milanese con lo stesso Jungle Dress di Versace che ai Grammy del 2000 aveva impallato internet e fatto nascere Google immagini tanto era cercata la foto, l’ha portata ulteriormente alla ribalta, fiera della sua bellezza. Dividerà con Rihanna l’intervallo del Super Bowl, da sempre il momento top di ascolto tv in America ed è già su un nuovo set, Marry Me di Owen Wilson dove avrà partner d’eccezione il rapper Maluma.
Pazzesco, alieno (sono due dei commenti usuali sui social rispetto al corpo statuario della cinquantenne) il fisico di JLo ha molto a che fare con Hustlers. Il film – con Cardi B, Constance Wu, Lizzo e Lili Reinhart – racconta di un gruppo di spregiudicate spogliarelliste di New York che, guidate da Ramona ossia Jennifer Lopez, uniscono le forze per attuare un piano criminale in grande stile: derubare i loro clienti, per la maggior parte ricchi broker di Wall Street. Il film, basato su un’incredibile storia vera raccontata sul New York Magazine e diventata subito virale, è un avvincente mix di umorismo, spettacolo e crime. Si vedrà alla Festa di Roma (17-27 ottobre), senza la protagonista però, impegnata a NY per le riprese del nuovo film, e poi in sala dal 7 novembre con Lucky Red e Universal.
La pop star si è allenata duramente per diventare esperta ballerina di pole dance. Scritto e diretto da scritto da Lorene Scafaria, il film tocca anche temi profondi. “Riguarda le persone, ma anche qualcosa di più grande”, ha detto la Lopez a Toronto. “È una storia universale sulla vita, l’avidità, la disperazione e quello che fanno le persone”. Qualcuno l’ha etichettata come commedia ‘femminista’, lei preferisce ‘sull’affermazione delle donne’. L’Oscar? “Lavori così duramente per tanti anni che è bello che se ne parli”, ha detto la Lopez a Toronto “Sono così orgogliosa di ciò che Lorene ha fatto”. Non è ancora chiaro se potrebbe essere candidata come protagonista o non protagonista. Ma incredibilmente, nessuna latina ha mai vinto l’Oscar per la migliore attrice (e solo quattro sono state le nomination nella storia degli Academy Awards: Fernanda Montenegro, Salma Hayek, Catalina Sandino Moreno e Yalitza Aparicio per “Roma” di Cuaron).