L’andamento meteo della prima settimana di ottobre ha visto affermarsi un’ampia circolazione fredda ed instabile sull’Europa Centro-Settentrionale, alimentata da un flusso di correnti di provenienza artica che hanno portato le temperature su valori di molto inferiori alla norma.
Il fulcro del freddo, in precedenza sulla Russia, ha interessato per più giorni la Penisola Scandinava, espandendo la propria influenza anche al cuore del Continente. Lo schema barico, che ha dominato su oltre mezza Europa, ha avuto caratteristiche propriamente invernali.
Meteo scandinavo già invernale, gelo record in Norvegia
Se una tale configurazione fosse avvenuta in inverno, avremmo parlato di gelo e neve in molte nazioni. Anche l’Italia ha risentito del raffreddamento, pur non essendo stata interessata direttamente dai flussi d’aria più fredda artica.
La cartina delle anomalie termiche dal 30 settembre al 6 ottobre rispecchia quanto appena descritto, con il clima freddo più accentuato in Scandinavia, dove si sono registrate temperature medie settimanali di 5-7 gradi inferiori al normale. Non sono mancate gelate e spruzzate di neve a bassa quota.
Ottobre: un mese dove il meteo può stupire
Il freddo ha poi interessato l’area baltica, la Danimarca, la Germania, la Polonia e la Danimarca, con scarti negativi rispetto alla norma fino a 3 gradi. Più modeste sono invece state le anomalie sul resto del Centro Europa, la Francia, il Regno Unito e i Balcani.
In riferimento all’Italia, le temperature sono state nel complesso prossime alla norma, anche se con prevalenti lievi anomalie negative agevolate dall’abbassamento termico soprattutto per i valori minimi notturni.
Rispetto a questo trend freddo, a fare eccezione sono state la Penisola Iberica e l’area meridionale balcanica, soprattutto la Grecia che peraltro è stato investita da meteo fortemente avverso, stante i contrasti termici propizi a disastrosi temporali con alluvioni lampo.
Nella settimana appena iniziata andremo incontro ad un cambiamento più consono all’autunno, in quanto questo freddo precoce su molte nazioni del Continente verrà ricacciato decisamente più a nord. Torneranno a prevalere correnti più miti occidentali.
Pubblicato da Mauro Meloni