Nello schema del decreto fiscale collegato alla legge di bilancio la norma che esclude l’applicazione di imposte sui premi della lotteria degli scontrini da 50mila, 30mila e 10 mila euro per le estrazioni mensili e sulla maxivincita da 1 milione per l’estrazione di fine anno
di Marco Mobili e Giovanni Parente
Lotteria degli scontrini con premi fino a un milione: ecco come funzionerà
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Premi esentasse e sanzioni fino a 2.000 euro per i commercianti che non accettando il codice fiscale del contribuente gli impediscono di partecipare alla lotteria degli scontrini. È quanto prevede lo schema del decreto legge fiscale collegato alla legge di bilancio con cui il Governo punta a recuperare 7,2 miliardi di euro dalla lotta all’evasione fiscale. Contrasto al sommerso e al nero che passerà anche per la nuova lotteria degli scontrini.
Premi senza tasse
Il Governo ha rotto gli indugi e conferma di fatto che dal 1° gennaio 2020 i cittadini, maggiorenni residenti in Italia, potranno partecipare alla lotteria degli scontrini. Per partecipare all’estrazione è necessario che i contribuenti, al momento dell’acquisto, comunichino il proprio codice fiscale all’esercente e che quest’ultimo trasmetta all’Agenzia delle entrate i dati della singola cessione o prestazione. Quindi per giocare sarà sufficiente farsi battere lo scontrino con codice fiscale, quello che già abitualmente da qualche anno ormai chiediamo nelle farmacia, o farsi rilasciare una ricevuta per le cosiddette prestazioni d’opera (idraulico, parrucchiere, imbianchino, meccanico ecc.) sempre con l’indicazione del codice fiscale.
Scontrino o ricevuta “parlante” ci consentiranno di partecipare alle estrazioni mensili e a quella annuale (nel 2021 arriverà anche quella settimanale) che mettono in palio, rispettivamente, tre premi da 50mila, 30mila e 10mila euro, e uno da 1 milione di euro a fine 2020. Premi che, come si legge nella bozza del Dl fiscale collegato alla manovra non saranno soggetti a tassazione: «i premi conseguiti mediante la lotteria non concorrono a formare il reddito imponibile né sono soggetti a tassazione ai fini delle imposte sui redditi ad altro titolo».
La stangata ai commercianti
Mano pesante per esercenti e commercianti che si rifiuteranno di accettare il codice fiscale del contribuente che vuole partecipare alla lotteria degli scontrini. Fino ad oggi nessuna norma impone all’esercente di accettare o utilizzare il codice fiscale del suo cliente, né tanto meno lo sanziona in caso di rifiuto o di mancato invio del dato all’Agenzia delle entrate. Ma visto che dal 1° gennaio l’acquisizione del dato del cliente e il successivo invio diventano la porta di accesso per il contribuente alla lotteria degli scontrini, il decreto fiscale introduce una multa salata per lìesercente che va da un minimo di 500 euro a un massimo 2.000 euro.