Meloni e Salvini, per amare il proprio Paese bisogna per forza essere sovranisti? “Siamo in molti ad amare l’Italia e a difenderne la nostra identità e la nostra cultura, eppure non siamo sovranisti”.
La Lettera
di Biagio Maimone
“Onorevole Giorgia Meloni e Senatore Matteo Salvini, desidero chiedervi perché ritenete che solamente il sovranismo consenta di avere a cuore le sorti della propria nazione, la sua difesa e la sua protezione. Desideriamo che le nostre città siano sicure e desideriamo che l’immigrazione sia controllata attraverso leggi che sanciscano non solo i diritti, ma anche i doveri di chi emigra clandestinamente nel nostro Paese, eppure non siamo sovranisti.
Ci battiamo anche noi affinché l’Italia sia una nazione autonoma economicamente e affinché sia una nazione ubertosa perché garantito il benessere ad ogni cittadino, eppure non siamo sovranisti. Anche a noi stanno a cuore la religione cristiana, le tradizioni popolari, i nostri dialetti, la nostra lingua, eppure non siamo sovranisti. E’ azzardato sostenere che chi afferma di essere sovranista fa gli interessi degli italiani ed ama l’Italia, mentre chi non è sovranista lascia l’Italia allo sbando, in mano ai delinquenti e nel totale disordine sociale, nonché schiava dell’Europa o di chissà quale potenza mondiale.
Lo Stato democratico non è assolutamente un modello perdente, che determina il disordine sociale, anzi è la forma più elevata ed evoluta di governo della realtà. Non si può negare che negli Stati in cui regna la democrazia vivono donne e uomini liberi, emancipati a tal punto da prefiggersi l’edificazione di una società in cui, sempre più, all’essere umano sia garantita la centralità. Umanitaria ed egualitaria è la vocazione propria dello Stato democratico che, unico, garantisce la vera libertà della persona.
Gli insegnamenti che i filosofi dell’antica Grecia hanno profuso, relativamente al valore dello Stato democratico, si sono rivelati autentici e di forte vigore educativo in quanto si è potuto, attraverso tali insegnamenti, creare Stati nei quali, vivendo la democrazia, si è affermato il valore della dignità dei suoi cittadini ed il loro progresso sociale, economico e culturale. Da tali insegnamenti ancora promana la forza dirompente dell’emancipazione umana.
Democrazia non significherà mai disordine e non significherà mai consegnare la propria nazione nelle mani di chiunque, non significherà mai permettere ai clandestini di introdursi nella propria nazione e prenderne possesso. Democrazia non significherà mai non fare rispettare la legge, perché la democrazia è l’unica forma di amministrazione della vita politica e sociale che si fonda sul rispetto del diritto naturale e del diritto scritto. Per tale motivo, democrazia non significherà mai degrado delle nazioni.
Il sovranismo non è la cura medica di cui il nostro Paese necessita.
Vi assicuro anche che noi italiani non abbiamo bisogno del sovranismo in quanto siamo un popolo evoluto, che ama la libertà e non tollera assolutamente le “scudisciate” dei prepotenti. Ed, infine, affermiamo che il sovranismo è l’anticamera del totalitarismo, che ha determinato, nel secolo scorso, guerre e morte anche nel nostro Paese. Non vi è dubbio che il nazismo abbia le sue radici nel sovranismo : i libri di storia lo attestano”.