(ANSA) – PALERMO, 15 OTT – Tanti artisti in scena, provenienti da tutta Italia, due cartelloni differenziati per tipologia di pubblico e di offerta artistica e il lancio di una nuova iniziativa, “L’arte sul palcoscenico”, dedicata alle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci e di Raffaello Sanzio.
Sono alcune delle novità della nuova stagione teatrale 2019-2020 del Teatro comunale L’Idea di Sambuca di Sicilia che firma quest’anno, in collaborazione con l’amministrazione comunale, la produzione di un inedito format di teatro-documento, dedicato allo scrittore Emanuele Navarro della Miraglia per il centenario dalla morte.
“Abbiamo cercato di fare una stagione brillante e divertente ma anche intelligente – spiega il Presidente del Teatro Costanza Amodeo, mettendo in scena i tanti registri espressivi del teatro: tragedia, tragicommedia e commedia, con un’attenzione particolare ma non esclusiva alla Sicilia”.
L’apertura (26 e 27 ottobre), è affidata a due giovani attori di grande talento, in scena con “Letizia va alla guerra, la suora, la sposa e la puttana”, Agnese Fallongo e Tiziano Caputo, pluripremiati (premio miglior attrice e premio della critica).
Per i grandi classici, debutta in prima nazionale “Il berretto a sonagli “‘a nomme e Dio'” di Pirandello (16-17 novembre), allestito partendo dal testo dialettale rivisitato anche in dialetto napoletano dal teatro Nest (Napoli). Sulla stessa lunghezza d’onda – la Sicilia vista da non siciliani – è “Terra Matta” di e con il lecchese Stefano Panzeri che interpreta la storia vera di Vincenzo Rabito, contadino semi-analfabeta di Chiaramonte Gulfi e autore dell’omonima biografia che fu un caso letterario senza precedenti.
Sulla scena de L’Idea anche Mario Incudine con il suo nuovo “Barbablu” prodotto insieme al teatro Carcano di Milano e da Milano, arriva anche la commedia shakesperiana “Le allegre comari di Windsor” con l’adattamento testuale di Edoardo Erba e la regia di Serena Sinigaglia. In scena il 19 e 20 dicembre la doppia replica del teatro-documento: “Messieurs – Dames, ecco a voi il conte della Miraglia”, per il centenario dalla morte dello scrittore verista Navarro della Miraglia, oggi inserito nell’itinerario de “Le strade degli scrittori”.
A raccontare lo scrittore e l’aria di un’epoca, fra teatro, sonate di Chopin, musica dal vivo e conversazioni brillanti, l’attore fiorentino di origini sambucesi Rosario Campisi, Gaetano Savatteri, Salvatore Ferlita e la storica della moda Virginia Hill che commenterà una sfilata di abiti originali. Appuntamento finale, prima di Natale, con il concerto “Christmas Ladies”, da un’idea di Fabio Lannino per la Fondazione The Brass Group, allestito per l’occasione dal teatro nella chiesa della Matrice riaperta al pubblico. Subito dopo Natale si torna in scena con “Canto d’amore”, spettacolo di lirica dedicato all’amore e alla seduzione.
E’ di nuovo la Sicilia ad aprire il nuovo anno con l’opera “Come un granello di sabbia, Giuseppe Gulotta storia di un innocente”, testo e regia di Salvatore Arena e Massimo Barilla che ripercorrono la vicenda giudiziaria di Giuseppe Gulotta, accusato ingiustamente della strage di Alcamo Marina (1976). Due spettacoli al femminile, “Penelope, l’Odissea è fimmina” di Luana Rondinelli per l’8 marzo e “Mimì. In arte Mia Martini”, di e con Melania Giglio nelle vesti della cantante più amata (brani dal vivo) preparano il gran finale di stagione, affidato ai musicisti siciliani Fabrizio Cammarata e Antonio Di Martino (regia Giuseppe Provinzano), in concerto con lo spettacolo “Un mondo raro” sulla vita della cantante messicana Chavela Vargas. Chiudono la stagione, a maggio, Roberto Nobile, in scena con le “Metamorfosi di Ovidio” e il cast italo-francese di Cesare Capitani e Laetitia Favart, interpreti di “Io, Caravaggio” (8 maggio) che porta in scena la storia di Michelangelo Merisi (in arte Caravaggio), è sempre la storia dell’arte il filone artistico che ispira la neo rassegna di eventi “L’arte sul palcoscenico”, dedicata ai 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci (6 dicembre 2019) con il critico milanese Stefano Zuffi e di Raffaello Sanzio (16 febbraio), con la romana Roberta Bernabei.