La giovane napoletana desidera iniziare un dialogo con il suo vero padre.
“Ho conosciuto Tonino all’età di 17 anni, abbiamo avuto una relazione breve ma intensa – racconta Rosalba Colosimo che di professione fa il soprano-. Dopo un anno l’ho lasciato perché non ero convinta della solidità del nostro rapporto. Ho poi incontrato l’uomo che di lì a poco è diventato mio marito: essendo un pittore, vedevo in lui una persona che mi completava visto che io sono una cantante lirica e, quindi, per carattere e professione sono affine al mondo dell’arte”.
“Tonino mi ha ricontattata, ignaro del fatto che mi fossi sposata – continua la mamma di Flavia -. Ci siamo rivisti a Venezia, abbiamo ricominciato a frequentarci, e da questa nuova relazione è nata nostra figlia. Felicissima, mi sono affrettata a comunicarlo a Tonino che mi ha supplicata di non abortire (cosa che a prescindere non avrei mai fatto) e mi ha detto che quella gravidanza doveva rimanere a vita un nostro segreto… Questa sua ultima richiesta è stata per me una doccia fredda!”.
“Ho poi lasciato mio marito, conscia del fatto che il nostro matrimonio, realizzato in fretta e furia, non aveva valore – continua la donna -. Più volte nelle liti che sono conseguite gli ho detto che la bimba che aspettavo non era sua. Tuttavia mio marito, ignaro della mia storia con Tonino, ha riconosciuto Flavia come sua … Le acque si sono poi calmate, fino a quando l’anno scorso non ho dichiarato legalmente il tutto”.
“Ho saputo la verità su mio padre poco tempo fa, ancora non ci posso credere… E’ difficile per me accettare questa situazione!”, esclama Flavia, che attualmente ha in atto una causa di disconoscimento della paternità. “Ho provato a cercare mio padre, l’ho raggiunto anche presso i suoi uffici, ma non mi ha voluta mai ascoltare – continua la ragazza, nata a Napoli ed ivi residente -. Chiedo a questo punto che venga effettuata ogni indagine per ufficializzare il mio legame parentale con Tonino Lamborghini. E spero che lui mi accetti come sua figlia, aldilà dell’attribuzione del cognome, e che inizi a dialogare con me… Ho bisogno di riconoscermi nella figura del mio vero padre!”.