Ci si deve davvero augurare che la regista de Le Ragazze di Wall Street – Business I$ Business, ovvero Lorene Scafaria, abbia abusato di iperrealismo per questo film che passa oggi in selezione ufficiale alla Festa di Roma. Perché se non fosse così il capitalismo avrebbe un’anima anche più cattiva, e soprattutto volgare, di quello che ci si aspetta.
Il film con una sexy cinquantenne Jennifer Lopez (che è anche co-produttrice del film), Constance Wu, Lili Reinhart, Julia Stiles, Madeline Brewer in sala dal 7 novembre distribuito da Lucky Red con Universal Pictures, è una sorta di risposta al femminile di The Wolf of Wall Street e ha volutamente un’anima femminista. Il tutto nasce poi da una storia vera raccontata sul New York Magazine nel 2015, quella che vede alcune spregiudicate spogliarelliste che durante la crisi economica, iniziata circa dieci anni fa, per non risentirne gli effetti iniziano a drogare, con una calibrata miscela di barbiturici, i ricchi malcapitati per poi svuotargli la carta di credito. Queste ragazze disperate alla fine fanno fortuna e la cosa divertente è che “verranno denunciate solo molto tardi dai truffati anche per la vergogna delle vittime di essere stati gabbati da donne” spiega oggi a Roma la regista Lorene Scafaria (è di origini calabresi ndr)”.
In Le ragazze di Wall Street, dice ancora la regista, “non c’è solo una storia di spogliarelliste, ma soprattutto un’esplorazione della crisi economica e del sogno americano. É una storia che parla dei nostri tempi e che comunque non vuole giudicare, né uomini, né donne. Ma è anche una vicenda che racconta due strade diverse legate a generi e capitalismo: per le donne c’è la quasi obbligata ricerca della bellezza e, per gli uomini la necessità di diventare ricchi”. E aggiunge la Scafaria: “Ho parlato con molte spogliarelliste e ho scoperto che, durante la crisi, sono tornate a fare le casalinghe. Quella fu una specie di tempesta perfetta per il capitalismo americano. Sono cresciuta – continua – con delle amiche che hanno fatto per un certo periodo proprio le spogliarelliste per pagarsi gli studi. Alcune spogliarelliste che ho conosciuto erano poi le donne piu felici del mondo prima della crisi, avevano i loro sogni riuscivano a fare soldi rapidi, ma ora quei tempi sono molto lontani”.
E il capitalismo? “È un sistema marcio, il capitalismo è la peggior firma di sfruttamento specie nei confronti delle donne. È un sistema che garantisce solo i ricchi e così la storia delle spogliarelliste e solo una delle tante di gente che vuole sopravvivere in questo sistema malato”. Premiato al box office Usa il film, che ha incassato nelle prime cinque settimane di programmazione ben 102 milioni di dollari e 33,2 milioni di dollari nel primo week end, è stato girato in soli 29 giorni. Frase cult, quella che dice Ramona (Jennifer Lopez) la leader del gruppo, spogliarellista, campionessa di pole dance e anche la donna che ha inventato il cocktail di stupefacenti che rendono gli uomini dei veri e propri involontari bancomat: “Questa città, l’intero paese è solo un immenso strip club. C’è gente che spende i soldi e gente che balla”.