(Fotogramma /Ipa)
Pubblicato il: 26/10/2019 17:31
Tra Carlo ed Enrico Vanzina c’era soltanto una “frequentazione professionale. E poi si vedevano da Malagò per guardare la partita della Roma. Carlo era una persona talmente riservata che mai avrebbe voluto che la sua intimità nella sofferenza e nel dolore finisse alla mercé di tutti. Così come non meritava di essere raccontato come un uomo inseguito dal fisco, lui che ha fatto più di 60 film e ci ha lasciati in totale serenità economica”. A parlare così in un’intervista concessa al Corriere della Sera è Lisa Melidoni, la vedova di Carlo Vanzina scomparso nel luglio del 2018 a 67 anni.
Alla domanda se si riferisca a quello che ha scritto il cognato Enrico Vanzina nel libro ‘Mio fratello Carlo’, pubblicato a settembre con Harper Collins, Melidoni sottolinea: “Io Enrico non lo commento, si commenta da solo e la gente che ci conosce ha capito tutto” aggiungendo che “noi non ci siamo mai frequentati con Enrico, mai fatto un compleanno di Carlo o delle mie figlie con lui, mai un Natale o un pranzo o una cena”. La vedova di Carlo Vanzina spiega poi di non essere “mai stata lasciata sola dalla mia famiglia e dagli amici di Carlo”, tra i quali ricorda “Giovanni Malagò, Luca Montezemolo, Vincenzo Salemme, Carlo Polissena”. Insieme a tante alle persone che le sono vicino, “sono le risposte a quelle righe non veritiere scritte su mio marito”, afferma la Melidoni.
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