<!–
–>
Notizie pubblicate su 21 January 2019
Enpa, Lac, Lav, Lipu, WWF Italia valutano molto positivamente il ritiro degli emendamenti di deregulation venatoria, presentati al Senato in sede di conversione del decreto-legge “Semplificazioni”.
“Ringraziamo i senatori di maggioranza e di opposizione delle Commissioni Affari Costituzionali e Lavori Pubblici per le decisioni assunte”, dichiarano le associazioni.
Entrando nel dettaglio, l’emendamento 3.0.75 permetteva di aggirare la norma nazionale sull’annotazione immediata dei capi abbattuti, mentre gli emendamenti 3.0.76 e 3.0.74 consentivano, rispettivamente, di ricorrere ai cacciatori per il “controllo” della fauna e di trasformare le aziende venatorie in un vera zona franca per un nuovo business sulla caccia.
“Le conseguenze di un’approvazione sarebbero state gravissime: lo stravolgimento della legge nazionale 157/92, la violazione delle normative comunitarie con la riapertura di contenziosi e procedure d’infrazione da parte europea, un ulteriore duro impatto sul nostro patrimonio di fauna selvatica, su cui invece dovrebbe essere esercitata solo una maggiore, efficace, tutela. Ci opponiamo fermamente – proseguono Enpa, Lac, Lav, Lipu, WWF – a qualsiasi modifica peggiorativa delle norme sugli animali selvatici, per i quali è anzi necessario alzare i livelli di tutela e migliorare le politiche di conservazione. Vogliamo rivolgere il più vivo ringraziamento a tutti i cittadini che, soprattutto attraverso i canali social, hanno partecipato e sostenuto questa battaglia dalla parte della natura e degli animali selvatici”.