Passerella a Roma per vecchie annate di etichette da culto di vini italiani e grappe trentine con “Life of Wine – Viaggio nelle età del vino”. La manifestazione, giunta alla sua VIII edizione e organizzata con la collaborazione dell’Istituto di Tutela Grappa Trentina presso l’Hotel Radisson Blu Es, ha presentato, nella giornata di ieri, vini di oltre 50 aziende che hanno proposto in degustazione, ai banchi di assaggio, microverticali delle loro etichette più rappresentative per un totale di oltre 150 vini e più di 100 vecchie annate in una tre giorni che ha visto la Capitale protagonista per i migliori vini secondo le guide dell’Associazione Italiana Sommelier (Ais) e Gambero rosso.
“Life of Wine” ha permesso in particolare di assaggiare l’annata in commercio e almeno due vecchie annate di uno o più etichette. L’evento ha consentito di conoscere anche la produzione di grappa trentina. A spiegare il momento storico che sta attraversando il distillato è stato il vicepresidente dell’Istituto di Tutela Grappa Trentina Bruno Pilzer.
“In distilleria- ha spiegato il rappresentante dell’istituto- si riscopre l’importanza del tempo, del cogliere il momento migliore per lavorare le vinacce e del saper aspettare. Ogni mastro distillatore deve saperlo ascoltare il tempo”. “Ma tanta artigianalità- ha aggiunto- merita supporto nel saper vendere. Fa male vedere il successo internazionale di distillati anche a base di carne di pollo mentre le grappe sono pressoché sconosciute in tanti mercati esteri”.
(ANSA)