“Un’edizione straordinariamente carica di grandi maestri e capiscuola come Herbie Hancock e Steve Gadd; di talenti del jazz internazionale portatori di innovazione come Adam Ben Ezra, Eli De Gibri, Federico Nathan, Gavino Murgia; di grandi divulgatori e formatori come Giovanni Bietti e Francesca Romana Motzo; di sperimentatori perenni che ancora oggi, come in tutta la loro storia artistica, e nonostante l’età, continuano a guardare al futuro, come Franco D’Andrea e Han Bennink”. Così Massimo Palmas, direttore artistico della 37/a edizione di Jazz in Sardegna-European Jazz Expo, illustra il festival che sarà inaugurato mercoledì, alle 19, nel Fuaiè del Teatro Massimo.
Un’edizione davvero particolare, interamente dedicata ad Alberto Rodriguez nel 20/o anniversario della sua scomparsa. Fine intellettuale e firma de L’Unione Sarda, Rodriguez è stato un brillante critico di musica jazz e, fino alla metà degli anni Ottanta, mentore e ispiratore del Festival Jazz in Sardegna.
Prima dei grandi concerti ad aprire la cinque giorni del festival saranno due iniziative: la presentazione della graphic novel firmata da Nico Vassallo intitolata “E così ho regalato gli dei”, prima puntata di un racconto ancora tutto da scrivere che vede la collaborazione dell’Associazione Anonima Fumetti di Torino, di Marcello Restaldi (disegni e colori) e Maurizio Imparato (traduzione in napoletano), e le mostre fotografiche “Some jazz images” e “Memorie e frammenti di reportage”, curate da Francesca Mancini e firmate dalla fotografa internazionale Nina Contini Melis.
Concerto d’apertura mercoledì 30 col leggendario pianista e compositore americano Herbie Hancock, alla testa di una line-up di altissimo livello composta da James Genus, bass; Lionel Loueke, guitar; Helena Pinderhughes, flauto; Justin Tyson, batteria. Anche il resto del festival si sviluppa all’insegna dell’eccellenza, a partire da Blicher Hemmer Gadd, l’eccezionale trio che riunisce la leggenda della batteria Steve Gadd, il sassofonista (due volte Danish Grammy) Michael Blicher e il grande specialista dell’organo Hammond Dan Hemmer (sabato 2).
Grande attesa per il quartetto di Eli De Gibri (1 novembre) sassofonista e compositore già al fianco di Hancock, riconosciuto come band leader di livello internazionale grazie al suo inesauribile talento artistico. Tra i mostri sacri è obbligatorio inserire Franco D’Andrea, uno dei talenti più amati da Alberto Rodriguez per la sua carica innovativa e creativa, protagonista il primo novembre con il suo Ottetto e in Duo con il funambolico percussionista olandese Han Bennink (31 ottobre).
Il festival chiuderà il 3 novembre con una serata speciale, fuori abbonamento, in replica anche il 4 novembre, dedicata al grande Faber nel ventennale della scomparsa: sul palco del teatro Massimo andrà in scena De Andrè canta De Andrè, il grande omaggio di Cristiano De Andrè al padre.