Nord e Sud ‘contro’ interpretati da due futuri consuoceri molto bellicosi, ovvero Vincenzo Salemme e Diego Abatantuono. Tutto qui ‘Compromessi sposi’ di Francesco Miccichè, in sala dal 24 gennaio con Vision Distribution, che ricalca la commedia italiana più classica guardando soprattutto, come ammette lo stesso regista, a ‘Totò, Fabrizi e i giovani d’oggi’ capolavoro di Mario Mattoli del 1960. Il film di Vision Distribution e Camaleo con TimVision e Sky Cinema girato tra Gaeta e Formia, racconta di un colpo di fulmine, quello tra Ilenia (Grace Ambrose), giovane e sboccacciata fashion blogger di Gaeta, e Riccardo (Lorenzo Zurzolo), ragazzo bergamasco che aspira a fare il cantautore.
Basta una notte e i due ragazzi vogliono già sposarsi, ma i loro rispettivi padri non sono affatto d’accordo. Diego (Abatantuono), padre del ragazzo, è infatti un ricco imprenditore del Nord dall’anima berlusconiana, mentre Gaetano (Salemme), padre di Ilenia, un più che corretto sindaco del Sud di fede grillina. Per i due consuoceri, e rispettive famiglie, c’è una sola mission: ‘il matrimonio non s’ha da fare’.
In questa commedia con Dino Abbrescia, Rosita Celentano, Elda Alvigini e con la partecipazione di Valeria Bilello e con Susy Laude, Sergio Friscia e Carolina Rey, ritmo frenetico, qualche parolaccia di troppo e le inevitabili gag tra la cultura del nord e quella del sud d’Italia che hanno alimentato tanto cinema di ogni parte del mondo.
“Il mio personaggio – spiega Salemme oggi a Roma – è quello di un sindaco pieno di fragilità mascherate da rigida osservanza alle regole. Ma in questo film così, nonostante sia del sud, ricordo più Fabrizi che Totò, un ruolo che invece adotta Abatantuono”. “Sono due consuoceri contrapposti nel carattere – spiega invece Abatantuono -. Sono quello del nord è vero, ma sono anche quello che si arrangia. Insomma un berlusconiano convinto”. Ammette infine il regista: “Sì nel film c’è solo un pizzico di politica, ma è un tema solo sfiorato. In realtà Compromessi sposi è più la storia di due famiglie che si scontrano e dove alla fine i giovani sono, alla fine, quelli più maturi”. Una curiosità, per la prima volta nel product placement del film approda un marchio di marijuana legale (Free Joint). Frase cult del film, infine, quella di Diego Abatantuono che con disprezzo dice al consuocero Salemme: “siete voi meridionali con i vostri ragù i veri responsabili del buco nell’ozono”.