Pubblicato il: 29/10/2019 09:33
Si è conclusa la quinta edizione del Climathon: all’Italia il primato mondiale della partecipazione. Tredici le città italiane che hanno partecipato all’hackathon mondiale sui cambiamenti climatici, confermando il primato di coinvolgimento del nostro Paese a livello mondiale. Centri grandi e piccoli, cittadini di ogni età, sfide ambientali di vario genere sono gli elementi della maratona che unisce tecnologia, società e temi green.
Per l’Italia hanno partecipato grandi centri come Milano, Torino, Venezia, Palermo, Cagliari e Sassari, con i problemi tipici dei grandi contesti urbani, e località più piccole come Matera, Mantova, Carpi, Cava de’ Tirreni, Courmayeur, Gaiba, Rovereto. Accanto al Climathon senior è stata organizzata la competizione dedicata agli alunni delle scuole elementari e superiori: Climathon Young.
Ecco i progetti vincitori. A Milano, che con Fondazione Cariplo, Cariplo Factory, Comune di Milano e Amat ha scelto il tema della mobilità sostenibile, hanno vinto i progetti Mi Hub, Pedala Mi e StappOut, dedicati rispettivamente alla realizzare di stazioni di veicoli ecologici (risciò elettrici) per gli spostamenti dell’ultimo miglio, a come stimolare un maggior uso delle bicicletta negli spostamenti urbani e a come produrre energia con piastrelle di materiale piezoelettrico immerso nell’asfalto.
A Venezia, dove con Cmcc e l’Università Internazionale si è puntato a migliorare il trasporto di cose e persone nel fragile ecosistema lagunare, il riconoscimento è andato al giovane team Young and Green, con un servizio di trasporto condiviso di cose per piccole e medie imprese.
Al primo posto per numero di partecipanti in Europa, Torino ed Envipark si sono interrogati sulla “città circolare” e hanno portato sul podio SpazzaTuret, un cassonetto smart dotato di un solo ingresso per il conferimento dei rifiuti. SpazzaTuret è in grado di differenziarli automaticamente al proprio interno e prevede anche un sistema di incentivi per i giovani della movida attraverso dei voucher accumulabili via app, da consumare nei locali che aderiscono all’iniziativa.
A Courmayeur la grande sfida della riduzione delle emissioni di CO2, della sicurezza e del turismo montano è stata vinta da GreenVago che si è aggiudicato 3mila euro per costruire una piattaforma in grado di comparare l’impronta ecologica delle strutture turistiche.
Cava de’ Tirreni e Rovereto si sono cimentate con i Raee, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. In quest’ultima ha vinto il Progetto Eleco, una piattaforma che consente ai riparatori elettronici di comunicare con persone che vogliono provare a riparare dispositivi elettronici, organizzando anche seminari ed eventi della comunità, dove le persone acquisiscono abilità per poi metterle in pratica e possono vendere on line gli oggetti rimessi a nuovo.
A Carpi il migliore è stato il team di “Linea continua: dritti ai punti” che incentiva l’uso dei mezzi pubblici attraverso l’accumulo di punti conquistati usando bus o bike sharing, da spendere poi in negozi, cinema e luoghi di spettacolo convenzionati.
A Gaiba, cittadina della Valle del Po, ha vinto un progetto di permeabilità urbana: in un parcheggio abbandonato nella zona artigianale, che si allaga in occasione dei temporali intensi, si immagina di destrutturare parte dell’asfalto e lasciar germinare vegetazione spontanea, ottenendo una maggiore permeabilità del suolo in occasione di eventi piovosi intensi e riducendo la richiesta di manutenzione, dando vita ad un contesto innovativo sul territorio.
Sassari ha premiato il gruppo “Cooling for Future”, formato da alcuni ragazzi del movimento Fridays For Future e da studenti dell’Università. A Palermo la squadra vincitrice è arrivata ai vertici con il progetto “Ecoscuola”.
Le altre città della penisola che hanno preso parte alla competizione sono state Matera, Capitale europea della Cultura 2019, alle prese con scarse infrastrutture turistiche e logistiche; Mantova che si è interrogata su come cambiare in meglio i comportamenti dei cittadini nei confronti dell’ambiente.
Climathon è l’unico hackathon al mondo sui cambiamenti climatici, voluto da Eit Climate-KIC, organismo che fa capo all’Istituto Europeo per l’Innovazione e la Tecnologia (Eit). L’iniziativa aiuta le città a individuare e risolvere le sfide prioritarie per arginare gli effetti del riscaldamento globale, stimolando la partecipazione dei cittadini, chiamati a contribuire con le proprie idee. Climathon si svolge nell’arco di 24 ore in oltre 120 città nel mondo (2019) durante le quali si alternano momenti di brainstorming, progettazione, formazione e nel corso delle quali si elaborano idee e soluzioni utili a risolvere una o più sfide urbane.
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