Aumentano il fringe benefit per l’uso promiscuo e la trattenuta in busta paga. Nuove norme operative dal 2020. Esclusioni solo per gli agenti di commercio
di Maurizio Caprino e Luca De Stefani
Nella bozza della legge di Bilancio spunta una stangata sulle auto aziendali: il reddito in natura imputato ai dipendenti (fringe benefit) per la possibilità di utilizzarle anche nel tempo libero (il cosiddetto uso promiscuo) viene triplicato. Stesso aumento per la trattenuta sullo stipendio di chi non ha reddito in natura perché “restituisce” al datore di lavoro la quota corrispondente all’uso privato.
L’attuale versione del testo del disegno di legge di Bilancio tocca anche l’articolo 51 del Tuir. La norma, per com’è oggi in vigore, stabilisce che per le autovetture, gli autoveicoli per trasporto promiscuo (persone e cose) gli autocaravan, i motocicli e i ciclomotori, concessi «in uso promiscuo» ai dipendenti o agli amministratori, il valore del compenso in natura (per la parte dell’uso personale) da assoggettare, in capo agli utilizzatori, a tassazione (Irpef e addizionali) anche ai fini previdenziali, è pari al 30% «dell’importo corrispondente a una percorrenza convenzionale di 15mila chilometri calcolato sulla base del costo chilometrico di esercizio desumibile dalle tabelle nazionali» Aci, «al netto degli ammontari eventualmente trattenuti al dipendente» (al lordo dell’Iva della fattura che va pagata nell’anno). La stretta che si sta preparando prevede l’eliminazione della percentuale del 30%. Dunque, i 15mila chilometri di «percorrenza convenzionale» annuale verrebbero tassati tutti, mentre finora si è pagato solo su 4.500 chilometri.
Le conseguenze, che si sentirebbero già da gennaio 2020, sono pesanti: su un’auto media, si passerebbe da un prelievo di circa 600 euro a quasi 2mila. Analogo sarebbe l’aumento della trattenuta per i lavoratori che invece rimborsano l’uso privato. Il tutto per la preoccupazione degli operatori del settore (si vedano ancora le schede destra).
Non solo: i calcoli non tengono conto del fatto che l’aumento del valore del fringe benefit comporterà ulteriori costi indiretti:
– farà ridurre le detrazioni per lavoro dipendente e quelle per gli eventuali familiari a carico;