Quanto poi alla stretta sulle ritenute negli appalti, Maggiore ha ricordato che è stata studiata contro «un fenomeno abbastanza preoccupante», cioè il meccanismo con cui ci si «sottrae ai costi che derivano dall’impiego di manodopera, un cuneo diminuito in maniera fraudolenta». Maggiore ha spiegato che si tratta di un fenomeno «che spesso non è facilmente accertabile»
Il direttore dell’agenzia delle Entrate Antonino Maggiore (imagoeconomica)
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Occorre rivedere subito gli aspetti critici degli Isa, gli Indici sintetici di affidabilità. Lo ha sottolineato il direttore dell’agenzia delle Entrate Antonino Maggiore, intervenuto in audizione sul decreto fiscale collegato alla manovra davanti alla Commissione Finanze della Camera.
«C’è un’apertura del Governo a creare tavoli di confronto con le associazioni professionali – ha spiegato Maggiore, rispondendo a una proposta emendativa della Lega per rendere facoltativi gli Isa -, anche nell’ambito della commissione degli esperti che si è riunito di recente, nei giorni scorsi, ed ha preso atto che si potrà procedere alla revisione degli Isa (Indici sintetici di affidabilità) anche prima del periodo considerato, e questo porterà alla revisione di tutti gli aspetti critici emersi in sede di prima applicazione, non tanti, su questi si interverrà sicuramente modificando la normativa di riferimento e gli Indici per renderne migliore il funzionamento».
Dl fisco: Maggiore, in 2020 fino ad aprile stop compensazioni
«La stampa specializzata ha messo in luce che la norma comporterà aggravi finanziari in capo ai contribuenti per i termini più lunghi per fruire dei crediti di loro spettanza. In merito a questo – ha detto Maggiore – si rileva che a partire da maggio sarà possibile già trasmettere la dichiarazione dei redditi e utilizzare quindi in compensazione già da giugno i crediti relativi alle imposte dirette». Maggiore ha aggiunto che «nel primo anno fino ad aprile non sarà possibile avvalersi delle compensazioni» e ha assicurato che «a regime sarà un significativo strumento per il riscontro tempestivo degli illeciti e non a distanza di tempo», facendo riferimento a 30 giorni.
Stretta appalti per taglio cuneo indebito
Quanto poi alla stretta sulle ritenute negli appalti, Maggiore ha ricordato che è stata studiata contro «un fenomeno abbastanza preoccupante», cioè il meccanismo con cui ci si «sottrae ai costi che derivano dall’impiego di manodopera, un cuneo diminuito in maniera fraudolenta». Maggiore ha spiegato che si tratta di un fenomeno «che spesso non è facilmente accertabile». Quindi «a fronte di questa situazione così grave è stata creata questa procedura per disinnescare il problema alla radice», con «una serie di adempimenti che diventano gravosi e tanti» sui quali però «si può intervenire, come ha detto anche il ministro Gualtieri». L’Agenzia, ha assicurato, è pronta «a fornire supporto per circoscrivere in modo più mirato» l’impatto della norma, «facendo affidamento sulla casistica pratica rivelata dalle attività investigative. Si può vedere la fenomenologia più ricorrente» su cui «assolutamente» va applicata e dove invece «si può intervenire per lasciare respiro alle aziende che operano in maniera regolare sul mercato».
Strumenti rapidi e mirati contro evasione
Più in generalei l provvedimento fiscale, ha ricordato il direttore dell’Agenzia, introduce «modelli tecnologici innovativi e la digitalizzazione dei pagamenti, che intervengono con modalità mirate su fenomeni di evasione di massa, difficilmente contrastabili con i mezzi tradizionali».