Al nastro di partenza il consorzio europeo Pegasus per il monitoraggio della meteorologia spaziale. In attività a partire dal 7 novembre, avrà il compito di raccogliere i dati sugli effetti che gli sciami di particelle in arrivo dal Sole esercitano sul campo magnetico terrestre, a tutela della sicurezza del traffico aereo.
Coordinato dall’Istituto Meteorologico Finlandese, il consorzio è nato dalla collaborazione fra Austria, Belgio, Cipro, Germania, Gran Bretagna, Italia, Paesi Bassi e Polonia. Diventa così il terzo centro attivo in questo campo, accanto all’Acfj, al quale partecipano Australia, Canada, Francia e Giappone, e al centro gestito dagli Stati Uniti.
I tre centri lavoreranno in modo coordinato, alternandosi per periodi di due settimane, durante le quali gli altri due faranno da back-up. A fornire al consorzio Pegasus i dati relativi alla ionosfera e quelli geomagnetici è l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), mentre il Centro belga per le relazioni Sole-Terra (STCE) è il punto di raccolta dei dati forniti da tutti i partner del consorzio e il Centro meteorologico britannico (MetOffice) gestisce i sistemi di sicurezza a garanzia delle operazioni; all’Istituto Meteorologico Olandese (Royal Netherlands Meteorological Institute, Knmi) sono infine affidati la convalida del servizio e il collegamento con gli utenti finali.