Pubblicato il: 18/11/2019 15:35
Va al Comune di Torino, per “l’articolata visione ‘Spreco Zero’ e per il supporto capillare alle iniziative di prevenzione e riduzione degli sprechi alimentari” l’edizione 2019 del Premio Vivere a Spreco Zero.
Giunto alla VII edizione, il premio è promosso dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market, in sinergia con il ministero dell’Ambiente e il progetto 60 Sei Zero dell’Università di Bologna-Distal, con la collaborazione dell’Anci e della rete Sprecozero.net.
“La progettualità antispreco a Torino si è radicata attraverso pratiche di cittadinanza attiva sostenute dal Comune che sostanziano visioni di sostenibilità e solidarietà: dalla buona pratica del FoodPride al progetto ‘Fa bene’ nei mercati rionali, dal Ristorante solidale ad altre best practice portate avanti nel tempo come ‘Ecomoro’ e ‘#RePoPP’ per la raccolta differenziata”, si legge in una nota dei promotori del riconoscimento.
Una Menzione speciale nella categoria Enti pubblici va alla Regione Sardegna per aver contribuito alla prevenzione dello spreco alimentare attraverso il progetto consolidato di mense sostenibili in 75 Comuni, con iniziative di educazione alimentare e sensibilizzazione, e con il supporto degli enti locali per l’acquisto di prodotti bio, di stagione e di filiera corta.
Nella categoria Imprese vince il Premio Vivere a Spreco Zero 2019 la Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, per “il capillare impegno nella prevenzione degli sprechi focalizzato sul settore della ristorazione, con 35mila bag di recupero pasti consegnate in un anno, in 875 ristoranti di 22 città italiane”. Alla base del progetto il manifesto per la ristorazione sostenibile e un decalogo per cucinare senza sprechi.
Una Menzione speciale è andata a Eniservizi per il “progetto sui servizi di ristorazione strutturato nel segno della sicurezza alimentare, della stagionalità dei prodotti, della prevenzione degli sprechi, della sensibilizzazione intorno all’economia circolare”.
Per la categoria prevenzione sprechi Ortofrutta vince Afe Associazione Frutticoltori Estensi Ferrara, per “l’adozione di una tecnologia altamente innovativa che consente di commercializzare lungo tutta la filiera e di gestire poi nelle case in modo ottimale la frutta con lo stesso grado di maturazione, evitandone lo spreco”.
Per la categoria Scuole ha vinto il progetto Mense Scolastiche del Comune di Caggiano (Salerno), con il progetto ‘Mensa a spreco zero e zero rifiuti’.
Per la categoria legata alla Cittadinanza Attiva il Premio 2019 va all’Associazione Assffron di Trento che ha sviluppato attraverso un impegno decennale un articolato progetto di sensibilizzazione nei confronti della società civile, legato al tema degli sprechi alimentari.
Nella nuova categoria No Plastic Food&Drink vince Natura Sì per il progetto di erogazione idrica Plastic Free realizzato erogando nei punti vendita acqua opportunamente trattata.
Infine, nella categoria InnovAction il Premio Vivere a Spreco Zero va alla Piattaforma pugliese Avanzi Popolo 2.0 Bari, ideata per condividere le eccedenze del cibo fra privati e il recupero delle eccedenze di imprese ed eventi.
Le premiazioni si svolgeranno martedì 26 novembre a Roma, nell’Auditorium del ministero dell’Ambiente dalle 15.30: all’evento porterà il suo saluto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa e protagonista dell’appuntamento sarà l’artista Neri Marcorè, Ambassador 2019 del Premio Vivere a Spreco Zero.
“L’orizzonte Spreco Zero si avvicina se le buone pratiche diventano prassi nella vita di tutti – dichiara il fondatore e presidente di Last Minute Market Andrea Segrè – La vera svolta in tema sprechi è quella culturale, per questo dobbiamo partire dalle scuole e rilanciamo un forte appello perché l’educazione alimentare diventi programma scolastico, e perché l’educazione civica del nostro tempo includa la sensibilizzazione sui temi della sostenibilità e dell’educazione ambientale”.
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