(ANSA)-L’AQUILA,23 NOV- Nell’anno zero del rugby aquilano, con la mancata partecipazione della squadra del capoluogo abruzzese a uno dei massimi tornei nazionali, c’è un giovane atleta che, fuori dall’Aquila, si sta facendo onore nella serie A. E’ Alessio Ponzi, classe 1996, alle spalle tre stagioni con L’Aquila Rugby Club, ora giocatore del Verona Rugby che è capolista in serie A. Alessio è figlio d’arte. Suo padre, Ennio Ponzi, oggi 68enne, è stato una bandiera dell’Aquila Rugby in cui ha esordito, a 18 anni e 9 mesi, sotto la guida di Sergio Del Grande il 21 dicembre 1969 nella partita Fiamme Oro Padova-L’Aquila 3-3. Con L’Aquila ha disputato 193 incontri realizzando 1.121 punti frutto di 27 mete, 178 calci piazzati, 9 drop e 226 trasformazioni. Ennio Ponzi ha vinto con L’Aquila due scudetti consecutivi nel 1981 e nel 1982, e ha disputato 20 incontri in Nazionale italiana.
“Io ho iniziato tardi a giocare, a 14 anni – racconta Alessio – nella Polisportiva dell’Aquila al Centro Centi Colella, e quasi per caso. A casa con papà non parlavamo mai di rugby. Lui, fino a quando non ho iniziato a giocare, non mi aveva neanche mai raccontato la sua storia. Ho iniziato a praticare il rugby grazie a un mio amico di Pescara, quindi non per tradizione di famiglia, come molti potrebbero pensare. Mio padre oggi, ci mancherebbe, è contento, e mi dice di pensare a divertirmi senza stressarmi. A Verona stiamo facendo bene. La squadra è retrocessa dalla Top 12 la scorsa stagione. Proveremo a risalire. Per ora siamo primi. Vedremo”.
La terza linea della formazione scaligera ha il sogno di giocare, un giorno, con la squadra della sua città. “Oggi però l’importante è riportare il rugby all’Aquila. Non avere una squadra in A è pesante da sopportare. Il Paganica in B è una bella realtà, ma l’augurio è di tornare a vedere le maglie neroverdi nei tornei maggiori. Per me giocare con L’Aquila sarebbe un sogno”. (ANSA)