Pubblicato il: 25/11/2019 16:15
Uno spettacolo fresco e contemporaneo, una versione nuova che non “snatura l’originale” ma che lo attualizza rendendolo più “fruibile”. ‘La piccola bottega degli orrori’, il musical basato sull’omonimo film del 1960 diretto da Roger Corman, che ha debuttato nel 1982 a New York, torna in scena nella Sala Umberto di Roma dal 3 al 22 dicembre. “Abbiamo deciso – ha spiegato il regista Piero Di Blasio – di dare alla storia, che era già bella, una spolverata, una rinfrescata, e abbiamo introdotto qualcosa di nuovo. Abbiamo creato, così un nuovo marchio e un nuovo logo. O come si direbbe adesso con un nuovo brand. Questa, quindi, è una versione 2.0 che non ha snaturato l’originale ma che ha reso più fruibile lo spettacolo”.
In scena ci saranno due interpreti d’eccezione, Giampiero Ingrassia, che torna a vestire i panni di Seymur dopo 30 anni esatti. Si tratta dell’uomo che lavora nel negozio di fiori del signor Mushnick, interpretato invece da Fabio Canino. Ad affiancarli ci sarà Belia Martin di nuovo in Italia dopo il successo di ‘Sister Act’, prodotto da Alessandro Longobardi: interpreterà il ruolo di Audrey, la giovane collega di Mushnick. Nel ruolo della pianta Audrey ci sarà invece Lorenzo Di Pietro in arte Velma K che nella pièce sarà proprio una drag queen.
A completare il cast ci saranno poi Emiliano Geppetti nel ruolo di Orin il dentista e tre coriste sempre in scena: Giovanna D’Angi, Stefania Fratepietro e Claudia Portale e un ensemble composto da 4 performer. Lo spettacolo, prodotto da Alessandro Longobardi di Viola Produzioni in coproduzione con Oti – Officine del teatro italiano e con bottega teatro Marche, è stato presentato nella giornata contro la violenza sulle donne. “Non è un caso – ha detto Longobardi – perché lo spettacolo parla anche di violenza e ci tenevamo a fare corrispondere la presentazione con questa data”.
“E’ fondamentale ricordare – ha aggiunto a questo proposito il regista della pièce – che la violenza è sbagliata, va sempre denunciata. Audrey è la prima vittima di sé stessa. Il musical non è sempre così superficiale, la leggerezza non è superficialità. L’obiettivo è anche quello di fare passare un messaggio con qualcosa di diverso”. Nel cast formato, come ha spiegato Di Blasio, da “cavalli di razza” c’è anche “una pecora nera”: è Fabio Canino che ha subito esordito spiegando di essere “la pecora nera del gruppo, non ho mai fatto un musical in vita mia. E alla mia età, a 18 anni, fare il debutto in uno spettacolo del genere è molto rischioso”, ha sottolineato Canino con una buona dose di ironia. “E’ la prima volta in cui la produzione e la regia hanno convinto l’attore e non il contrario, come succede di solito”, ha sottolineato. Si tratta di uno spettacolo “molto divertente da vedere ma anche da fare”, ha proseguito Canino.
Nel cast, dunque si registra anche un ritorno, quello di Giampiero Ingrassia, che ha già interpretato il ruolo di Seymur nel 1989 diretto da Saverio Marconi. “Riaffronto lo spettacolo dopo 30 anni – ha infatti evidenziato l’attore – quando feci il mio primo musical. Lo spettacolo sembra molto leggero ma in realtà è molto difficile. Le canzoni, che sembrano canzonette, sono molto difficili, però lo rendono proprio per questo molto accattivante. Non è un family show ma i bambini si divertono tantissimo perché è una sorta di favola”.
Il musical, infine, consentirà alla Sala Umberto di sostenere la battaglia a difesa dell’ambiente. “Venderemo delle piante – ha infatti annunciato Longobardi – e l’incasso sarà devoluto a Treedom”, una piattaforma web che permette di piantare un albero a distanza e seguirlo online.
Adnkronos.