Perché bisogna avere la pretesa di conoscere l’andamento dell’Inverno? O meglio, perché bisogna sempre farsi prendere da entusiasmo e sconforto a seconda dei giorni?
Sbagliato, bisogna avere calma e sangue freddo. Chi ha più esperienza sa molto bene quanto il mese di dicembre sia imprescindibile nella comprensione di un’intera stagione. Se non si capisce quel che accade in dicembre non si può pretendere di stilare una proiezione stagionale. Giusta o sbagliata che sia.
Vortice Polare, la partita dell’Inverno si gioca ora
Guardare su, sopra le nostre teste, è l’unica via percorribile. Non guardare fuori dalla finestra ogni mattina, questo esercizio lo possiamo fare per tutta un’altra serie di motivi, bensì guardare l’atmosfera attraverso tutti quei pattern che permettono di farsi un’idea più o meno calzante di quel che ci aspetta. Tali pattern li troviamo in svariate mappe pur sempre riconducibili ad alcuni dei più conosciuti centri di calcolo internazionali. Se preferite li possiamo trovare descritti in modelli fisico matematici come ad esempio i ben noti ECMWF e GFS.
Qui nasce l’equivoco. Questi modelli non vanno visti nell’ottica del singolo run e nell’ottica di una previsione. Se così fosse si uscirebbe pazzi. Immaginate di dover guardare le 4 corse dell’americano GFS: ogni 6 ore una proiezione diversa dall’altra. Che senso avrebbe? Ma soprattutto, che senso avrebbe disperarsi se una proiezione prima favorevole successivamente viene ribaltata? Non ne avrebbe, almeno questa è la nostra opinione.
Meteo lungo termine: prove D’INVERNO? Quello VERO
Per poter cogliere l’essenza di tali proiezioni, soprattutto se si guardano le mappe oltre le 240 ore, bisogna avere calma e sangue freddo. Oltre chiaramente alla giusta esperienza in materia. Ed ora vieniamo al dunque, rispondendo al quesito che qualcuno si starà già ponendo (ovvero che c’entra tutto questo discorso con l’Inverno?). Il dunque, dal nostro punto di vista è chiaro: potrebbe essere un Inverno d’altri tempi.
Siamo sempre lì, ad osservare un Vortice Polare che pur provando a riassestarsi sul Polo Nord potrebbe andare incontro alla disfatta totale. Ed allora sì che anche noi, solitamente ligi al dovere, potremmo sbilanciarci. Diciamo pure entusiasmarci, ma non perché si voglia il freddo o chissà cos’altro, semplicemente perché siamo amanti di questa splendida materia e studiare i comportamenti dell’atmosfera è un esercizio a dir poco esaltante.
Pubblicato da Alessandro Arena