© Jill Orr / Ph. Elizabeth Campbell | Jill Orr, Blending Trees, 1979
Dal 17 Dicembre 2019 al 09 Febbraio 2020
Luogo: PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea
Indirizzo: via Palestro 14
Orari: mercoledì, venerdì, sabato e domenica 9:30-19:30; martedì e giovedì 9:30-19:30
Curatori: Eugenio Viola
Costo del biglietto: intero € 8, ridotto € 6.50. Gratuito minori fino ai 6 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, due accompagnatori per ogni gruppo scolastico; un accompagnatore per disabile che presenti necessità; un accompagnatore e una guida per ogni gruppo Touring Club e FAI; dipendenti della Soprintendenza ai Beni Architettonici e Artistici; giornalisti accreditati; tesserati ICOM; guide turistiche munite di tesserino di abilitazione; soci AMACI; possessore Coupon Culture Pass 2×1
Telefono per informazioni: +39 02 884 65931
E-Mail info: [email protected]
Sito ufficiale: http://www.pacmilano.it
Comunicato Stampa:
Gli Antipodi, secondo gli antichi Greci, erano gli abitanti di una ipotetica terra situata nell’emisfero meridionale e diametralmente opposta alla Terra conosciuta. In geografia, l’antipode di qualsiasi punto della Terra è il punto sulla superficie terrestre diametralmente opposto ad esso. Antipodi è inoltre un modo comune di riferirsi all’Australia e alla Nuova Zelanda, utilizzato generalmente da chi vive nell’emisfero settentrionale. Antipodes (1985) è anche la prima raccolta di racconti brevi di David Malouf, una straordinaria collezione di storie legate all’Australia, che tracciano una metafora della condizione umana, sospesa tra il vecchio e il nuovo, la giovinezza e la vecchiaia, l’amore e l’odio, la vita e la morte.
AUSTRALIA. Storie dagli Antipodi è la più grande ricognizione sull’arte australiana mai realizzata al di fuori del continente e racchiude un’ampia costellazione di pratiche e prospettive culturali, politiche e sociali. La mostra costituisce un viaggio metaforico all’interno del ricco e multiculturale presente dell’arte contemporanea australiana, influenzato da innumerevoli storie personali, lingue, origini etniche, religioni e tradizioni differenti: dagli artisti afferenti alle molte culture aborigene e ‘First Nations’, a quelli che sono arrivati dal Pacifico, dall’Europa, dai paesi asiatici e dalle Americhe. Per molti di loro la diversità culturale, nonché le loro origini storiche e culturali, costituiscono un paradigma privilegiato di ricerca, uno strumento linguistico ed esistenziale che informa profondamente la teoria e la pratica del loro lavoro.
Le opere selezionate utilizzano diversi mezzi espressivi quali pittura, performance, installazione, scultura, video, disegni e fotografia, e sono state realizzate in un arco di tempo esteso , oltre ad includere alcuni interventi site specific ideati appositamente per la mostra.
Artisti:
Vernon Ah Kee, Tony Albert, Khadim Ali, Brook Andrew, Richard Bell, Daniel Boyd, Maria Fernanda Cardoso, Barbara Cleveland, Destiny Deacon, Hayden Fowler, Marco Fusinato, Agatha Gothe-Snape, Julie Gough, Fiona Hall, Dale Harding, Nicholas Mangan, Angelica Mesiti, Archie Moore, Callum Morton, Tom Nicholson (with Greg Lehman), Jill Orr, Mike Parr, Patricia Piccinini, Stuart Ringholt, Khaled Sabsabi, Yhonnie Scarce, Soda_Jerk, Christian Thompson, James Tylor, Judy Watson, Jason Wing and Nyapanyapa Yunupingu.