Rischio ondate di calore simultanee in Europa occidentale, Nord America e Asia a causa delle onde atmosferiche, le increspature generate dalla collisione tra due masse d’aria di temperatura diversa. Sempre nell’atmosfera, i fiumi di vapore sono invece all’origine di inondazioni violente. Lo indicano due studi pubblicati rispettivamente sulla rivista Nature Climate Change e condotto dal gruppo dell’Università britannica di Oxford coordinato da Kai Kornhuber, e sulla rivista Science Advances dall’università della California a San Diego.
Il primo studio indica come i venti che seguono specifici schemi siano all’origine di onde atmosferiche in grado di generare ondate di calore simultanee in Nord America, dell’Europa occidentale e dell’Asia. “Le ondate di calore che si verificano contemporaneamente – rileva Kornhuber – diventeranno più gravi nei prossimi decenni se i gas serra non verranno mitigati. In un mondo interconnesso ciò può portare a picchi nel prezzo degli alimenti e avere ripercussioni sulla disponibilità di cibo anche in regioni remote, non direttamente colpite dalle ondate di calore”.
Le aree a rischio di ondate di calore simultanee corrispondono alle aree molto produttive dal punto di vista agricolo. “Abbiamo riscontrato – prosegue Kornhuber – un aumento di 20 volte del rischio di ondate di calore simultanee nelle principali regioni produttrici di colture quando sono presenti specifici schemi di venti su scala globale. Finora questa era una vulnerabilità sottovalutata nel sistema alimentare”.
Nel secondo studio i ricercatori hanno invece scoperto che i fiumi atmosferici, corridoi lunghi e stretti di vapore acqueo nell’atmosfera in grado di trasportare oltre il doppio del volume del Rio delle Amazzoni, sono il motore che genera le tempeste responsabili di inondazioni. Si calcola per esempio, che in alcune aree costiere dell’Oregon e della California settentrionale i fiumi atmosferici siano responsabili di oltre il 99% di tutti i danni causati dalle alluvioni.