(ANSA) – ROMA, 13 DIC – Tutelare i 3,4 miliardi di euro di esportazioni agroalimentare Made in Italy in Gran Bretagna, al quarto posto tra i partner commerciali del Belpaese per cibo e bevande dopo Germania, Francia e Stati Uniti. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti, divulgata in occasione delle elezioni di ieri. Secondo la Coldiretti, occorre evitare l’arrivo di dazi e ostacoli amministrativi e doganali alle esportazioni Made in italy, che nell’agroalimentare nel 2019 sono risultate stagnanti (+1%) anche per il progressivo rafforzamento della sterlina nel secondo semestre dell’anno. A preoccupare è anche la tutela giuridica dei prodotti a indicazioni geografica e di qualità (Dop/Igp) che incidono per circa il 30% sul totale dell’export agroalimentare e che, senza protezione europea, rischiavano di subire la concorrenza sleale di imitazione da Paesi extracomunitari. Con l’uscita dall’UE, Coldiretti teme anche che si affermi in Gran Bretagna l’etichetta nutrizionale a semaforo sugli alimenti e che – conclude la Coldiretti – boccia ingiustamente quasi l’85% del Made in Italy a denominazione di origine (Dop).