Pubblicato il: 19/12/2019 12:09
Milano sempre più calda, caratterizzata nell’ultimo decennio da temperatura media di 15,8°C, rispetto ai 14,3°C del periodo 1981-2010 (dati di Milano Centro), in cui piove meno frequentemente rispetto al passato, ma con maggiore intensità: 12 mm di pioggia all’ora la media calcolata per il mese di luglio nel periodo 2013-2018, contro gli 8 mm/h dell’arco temporale 1998 – 2018.
Un territorio che mostra differenze meteorologiche importanti non solo tra una città e l’altra ma anche all’interno dello stesso territorio urbano: se a Milano Bovisa la media delle precipitazioni annue è stata di 1.139 mm, a Milano Sud si è fermata a 874 mm (dati riferiti al periodo 2012-2018).
È il quadro che emerge dal database climatologico, uno dei risultati del primo anno del progetto ClimaMi – Climatologia per le attività professionali e l’adattamento ai cambiamenti climatici urbani nel milanese, promosso da Fondazione Omd – Osservatorio Meteorologico Milano Duomo in collaborazione con Fondazione Lombardia per l’Ambiente, Fondazione Ordine degli Ingegneri della provincia di Milano e Fondazione Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Milano, e cofinanziato da Fondazione Cariplo.
Il database di ClimaMi raccoglie i dati climatici di Milano e di altri 12 comuni della Lombardia (Cinisello Balsamo, Gaggiano, Lacchiarella, Legnano, Lodi, Magenta, Melzo, San Donato Milanese, Saronno, Seregno, Vigevano, Vimercate) riferiti al periodo 2012-2018.
I valori sono forniti da 19 stazioni meteorologiche urbane (7 delle quali collocate nella città di Milano) appartenenti alla rete nazionale della Fondazione Omd; a questi si aggiungono, per la centralina di Milano Centro, alcuni dati riferiti ai Clino (le medie di riferimento) 1961-1990 e 1981-2010, che permettono di evidenziare cambiamenti avvenuti nel clima urbano, e i dati di fulminazione forniti da Cesi Spa.
Il database (che insieme alle linee guida è disponibile al link progettoclimami.it/database), è consultabile per variabile meteorologica fondamentale, località, passo temporale e settore professionale di utilizzo. I dati sono riferiti a 94 indicatori climatici, riconducibili a 6 variabili meteorologiche fondamentali (temperatura dell’aria, umidità relativa, pressione atmosferica, precipitazioni, vento e radiazione solare) a cui si aggiunge quella dei fulmini nube-suolo (numero di colpi sulla superficie comunale).
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