La stagione 2020 parte con una grande novità: l’ATP Cup, il nuovo evento a squadre in calendario dal 3 al 12 dicembre. SuperTennis trasmetterà in diretta il torneo dal primo all’ultimo punto. La manifestazione parte a mezzanotte tra il 2 e il 3 gennaio, ora italiana, con la sfida tra Belgio e Moldova. Alle 10.30, subito il primo appuntamento con l’Italia impegnata contro la Russia.
Sono 24 le nazioni al via, distribuite in sei gironi suddivisi in tre città. Rafa Nadal è di scena a Perth, come gli azzurri, che affrontano Russia, Norvegia e Usa. La Spagna, invece, è nel girone B con Georgia, Uruguay e Giappone. A Brisbane c’è Djokovic, numero 1 della Serbia nel gruppo A con Francia, Cile e Sudafrica, oltre al gruppo F con i giovani che sognano in grande: la Grecia di Tsitsipas, il Canada di Shapovalov e Aliassime, la Germania di Zverev, l’Australia di De Minaur. A Sydney, infine, l’attesa è per Dimitrov, leader della Bulgaria che sfida la Gran Bretagna senza Murray, Belgio e Moldova nel gruppo C. All’NSW Centre giocherà anche il girone E con Argentina, Austria, Croazia e Polonia. Qui, sulla Ken Rosewall Arena, si disputeranno anche quarti, semifinale e finale.
Le 24 nazionali sono infatti suddivise in sei gironi da quattro. Alla fase finale passano le prime e le due migliori seconde. In caso di parità tra due squadre conterà lo scontro diretto. Se più squadre chiudono con gli stessi successi, saranno considerati nell’ordine il numero di incontri vinti, poi il quoziente set e il quoziente game fino ad isolare la migliore o la peggiore: quando resteranno solo due squadre, fra queste varrà lo scontro diretto.
Ogni “tie”, ogni sfida tra nazioni, prevede due singolari e un doppio. In singolare si sfidano prima i numeri 2 poi i numero 1 selezionati per ciascun incontro: si gioca al meglio dei tre set con tiebreak. In doppio, come nel circuito ATP, la formula prevede punto secco sul 40 pari e match tiebreak a dieci punti al terzo set.
Il torneo assegna punti per la classifica: fino a 250 in doppio, fino a 750 in singolare. In quest’ultimo caso, le vittorie non saranno tutte uguali. I punti dipenderanno dal ranking dell’avversario sconfitto e dal turno. Battere un top 10, per esempio, vale 75 punti nel girone, 120 nei quarti, 180 in semifinale e 250 in finale.
E’ previsto il coaching in campo da parte del capitano, non solo nelle pause (cambi campo e fine set) purché non interferisca con la continuità del gioco. Infine, come alle Next Gen Finals, verrà nuovamente sperimentata la Video Review in caso di doppio rimbalzo, tocco, invasione, punto disturbato.
A questo punto, conosciamo meglio la composizione dei gironi.
Gruppo A – Serbia, Francia, Cile, Sudafrica
La Serbia ha cinque giocatori nei primi 60 del mondo, dietro solo alla Francia. Ma solo due saranno in ATP Cup: Novak Djokovic (n.2 del mondo e il più anziano dei serbi in top 60) e Dusan Lajovic, n.34, battuto da Fabio Fognini in finale a Montecarlo. Con loro, ci saranno Viktor Troicki (n.158), grande amico di Djokovic che ha chiuso in lacrime la Coppa Davis per gli errori costati l’eliminazione contro la Russia nel doppio decisivo, e Nikola Milojevic (n.155). “Dobbiamo ringraziare Djokovic se in Serbia abbiamo più campi da tennis e strutture migliori per allenarci” ha detto, come riporta il sito dell’ATP. Per il doppio, la Serbia può contare su Nikola Cacic, n.90 nel ranking di specialità.
Il forfait di Lucas Pouille, che salterà anche l’Australian Open e precipiterà in classifica perdendo i punti della semifinale dell’anno scorso, cambia le prospettive della Francia, principale rivale della Serbia nel girone A. Gael Monfils, numero 10, è il primo singolarista, affiancato da Benoit Paire, che si diverte sempre molto nelle competizioni a squadre, e Gilles Simon (n.56). Nicolas Mahut e Edouard Roger-Vasselin, freschi vincitori delle ATP Finals, rappresentano il valore aggiunto in doppio.
A Perth la Francia esordirà contro il Cile di Cristian Garin, che ha vinto i primi titoli ATP nel 2019, e Nicolas Jarry, involuto l’anno scorso. La Serbia invece sfiderà all’esordio il Sudafrica. Kevin Anderson potrebbe tornare a sfidare Novak Djokovic come in finale a Wimbledon. A Perth anche Lloyd Harris, ora fuori dai primi 100 che ha raggiunto un best ranking di numero 82 lo scorso luglio, e Raven Klaasen, numero 7 in doppio e finalista al Masters con il neozelandese Michael Venus.
He’s a man who knows how to win in Australia.
Can #TeamSerbia’s @DjokerNole take his country all the way at the #ATPCup? pic.twitter.com/loctUruszf
— ATPCup (@ATPCup) December 15, 2019
Gruppo B – Spagna, Georgia, Giappone, Uruguay
A Perth, insieme all’Italia, giocherà la Spagna, unica nazione con due singolaristi in top 10. Rafa Nadal, numero 1 del mondo a fine stagione per il quinto anno in carriera, ha scelto come capitano Francisco Roig che lo allena dal 2005 e in carriera ha giocato la World Team Cup a Dusseldorf, competizione in calendario nel 1975 e dal 1978 al 2012 disputata con un formato simile: due singolari e un doppio per incontro.
Oltre a Nadal, Roig può contare su Roberto Bautista Agut (n.9), che il maiorchino ha definito un grande esempio non solo tennistico dopo il trionfo in Coppa Davis. Bautista ha aperto il successo in finale contro il Canada tre giorni dopo la morte del padre, impiegato di banca; e un anno prima aveva perso sua madre, negoziante, che per prima lo aveva portato su un campo da tennis a cinque anni. Una settimana dopo si è sposato. Ne ha parlato di recente a Carlos Manuel Sánchez per XL Semanal.
“Andavo a trovare mio padre ogni giorno, quando ero in Spagna. Vederlo prostrato, collegato a un respiratore, totalmente dipendente, era un’enorme fatica emotiva. Sono stati anni molto difficili” ha detto Bautista.
Rafael Nadal
“La gente mi conosce solo ora che ho 30 anni e sono al numero 9 in classifica, ma a 24 ero già il numero 14 del mondo. Non tutti possono vincere uno Slam, ci sono giocatori magnifici che non ci riescono. Siamo nell’era di Djokovic Federer e Nadal. Hanno portato il tennis a un livello mai visto. Io spero che non si ritirino mai. Pratico meditazione quasi tutti i giorni. (…) Il mio è un tennis usurante. Non vinco 6-2 6-1. Ho bisogno di curare ogni aspetto. Il tennis non si gioca solo in campo”. Quella del tennista, spiega, “è una vita di solitudine che non rifarei”. Completano la squadra Pablo Carreno Busta (n.27), Albert Ramos-Vinolas (n.41) e Feliciano Lopez (n.55 in doppio).
La Spagna debutterà contro la Georgia, che ha una missione impossibile. Nikoloz Basilashvili, numero 26 del mondo, è infatti l’unico singolarista disponibile nei primi 650 del mondo.
Nel girone anche il Giappone di Kei Nishikori, che ha rinunciato come Maria Sharapova a partecipare a un’esibizione alle Hawaii, e il mancino Yoshihito Nishioka. Numero 69 del ranking, Nishioka si è allenato con Nishikori da teenager, ha guardato a lui come a un modello e quando ha vinto il suo primo titolo ATP a Shenzhen più di un anno fa ha detto al pubblico: “Ricordate il mio cognome, sono Nishioka e non Nishikori”.
Completa il gruppo l’Uruguay, che come primo singolarista conta su Pablo Cuevas, numero 45 del mondo: solo Moldova, Norvegia e Gran Bretagna hanno un top player in singolare con una classifica più bassa.
Gruppo C – Gran Bretagna, Bulgaria. Belgio, Moldova
Andy Murray salterà tutta la stagione australiana. Lo scozzese ha convinto Tim Henman ad accettare i ruolo di capitano della Gran Bretagna, che giocherà a Sidney dove “Timbledon” vinse il titolo nel 1997. Per il singolare, Henman può schierare al suo posto James Ward, che si unisce a Cameron Norrie e Dan Evans, che ha iniziato il 2019 da numero 192 e ha finito da numero 41. In doppio, due specialisti come Jamie Murray e Joe Salisbury, entrato per la prima volta in top 20 nel ranking di specialità nel 2019, che però insieme non hanno mai giocato.
Murray potrebbe affrontare già nella prima giornata Grigor Dimitrov, leader di una Bulgaria senza un secondo singolarista di livello. Situazione simile alla Moldova, che in Australia ha il solo Radu Albot, miglior giocatore di sempre della nazione, come unico singolarista tra i primi 800 del mondo. Il Belgio di David Goffin (n.11 e unico top 100 della nazionale) si presenta come principale rivale dei britannici, come nella finale di Coppa Davis del 2015.
Gruppo D – Italia, Russia, Norvegia, Usa
La presenza di Fabio Fognini come numero 1 azzurro tiene alte le speranze dell’Italia nel gruppo D. Fognini, terzo italiano a entrare in top 10 nell’era Open dopo Adriano Panatta e Corrado Barazzutti, che quest’anno gli farà da coach, punta al Masters di fine stagione. “Con Corrado il rapporto si è cementato nel tempo grazie alla Coppa Davis, per me ormai è quasi un fratello maggiore e io ho bisogno soprattutto di un coach che mi segua quando non sono in giro per tornei: lui è perfetto per avere questo ruolo, mentre Alberto Giraudo, che è giovane e ambizioso, sarà più itinerante” ha spiegato alla Gazzetta dello Sport.
Dopo il forfait di Matteo Berrettini l’Italia, che ha chiuso l’anno con otto giocatori tra i primi 100 del mondo, l’Italia partecipa con Stefano Travaglia (n.84), Paolo Lorenzi (n.115), Alessandro Giannessi (n.148), e Simone Bolelli (n.80 in doppio).
Rising up the rankings
Can @fabiofogna help Italy go deep at the inaugural #ATPCup? pic.twitter.com/oNdCm8rYzh
— ATPCup (@ATPCup) June 11, 2019
L’Italia ritroverà gli Stati Uniti, avversari anche in Coppa Davis. Gli Usa si presentano con una rosa diversa e una coppia di primi singolaristi decisamente particolare: il 34enne John Isner, che ha finito in top 20 per il decimo anno di fila come solo Nadal, Fdderer e Djokovic sono riusciti a fare; e il 22enne Taylor Fritz, che ha vinto il suo primo torneo a Eastbourne e centrato in Laver Cup il primo successo su un top 5. E’ la maggiore differenza di età tra il numero 1 e il numero 2 nelle 24 nazioni che partecipano alla manifestazione. La nazionale Usa comprende anche Reilly Opelka, Rajeev Ram e Austin Krajicek.
Motivata anche la Russia del capitano Marat Safin. L’attenzione sarà concentrata in gran parte su Daniil Medvedev, che nel 2019 ha vinto più match di tutti nel circuito ATP (59), ha giocato la prima finale Slam e chiuso da numero 5 del mondo. Con lui e Karen Khachanov, numero 17 del ranking, la Russia si candida a un ruolo di prestigio. Anche se alle loro spalle non ci sono grandi nomi: Teymuraz Gabashvili, Ivan Nedelko e Konstantin Kravchuk.
Quasi impossibile il compito di Casper Ruud, guida della Norvegia, e di suo padre Christian, ex numero 54 del mondo e capitano della squadra. Oltre al figlio, infatti, a Perth ci saranno Viktor Durasovic, Lukas Hellum Lilleengen, Leyton Rivera e Herman Hoeyeraal: difficile pensare a un ruolo superiore alla comparsa.
Gruppo E – Argentina, Austria, Croazia, Polonia
L’Argentina, senza Juan Martin Del Potro, ma con tre top 50 (Diego Schwartzman, Guido Pella e Juan Ignacio Londero) e due buoni doppisti come Maximo Gonzalez e Andres Molteni, è inserita nel difficile girone E.
Schwartzman e Pella si sono incontrati ogni giorno in off season. Non solo per preparare l’ATP Cup e guidare al meglio la nazionale del capitano Gaston Gaudio. Sono amici da una vita, come Denis Novak e Dominic Thiem, i primi due singolaristi dell’Austria, rivale degli argentini nel girone di scena a Sydney.
L’Austria, capitanata da Thomas Muster, si candida a prima rivale dell’Argentina insieme alla Croazia. Borna Coric, numero 28, è il primo singolarista davanti a Marin Cilic (39). Viktor Galovic (250) è il terzo nella rosa, che può contare anche su due doppisti in top 20: Ivan Dodig e Nikola Mektic, un vantaggio competitivo significativo visto il format della competizione. Nel girone anche la Polonia dei giovani Hubert Hurkacz (n.37) e Kamil Majchrzak (101).
Gruppo F – Germania, Canada, Australia, Grecia
A Brisbane, nel gruppo F, si incontrano i “ragazzi terribili” del tennis mondiale. Alexander Zverev, che ha scelto Boris Becker come capitano, è il primo riferimento in singolare della Germania, davanti a Jan-Lennard Struff e Mats Moraing. “La presenza di Becker può fare la differenza” hanno detto al sito ATP Kevin Krawietz e Andreas Mies, i campioni di doppio del Roland Garros, jolly della nazionale tedesca.
La concorrenza nel gruppo non manca. Il Canada, finalista in Copps Davis, allinea Felix Auger Aliassime, che si è già allenato in questi giorni a Brisbane, e Denis Shapovalov, entrambi tra i primi 25 del mondo. Manca, invece, la rivelazione delle finali di Davis Vasek Pospisil: Steven Diez, Adil Shamasdin e Peter Polansky chiudono il quintetto.
“It’s a beautiful venue.”@felixtennis gets a first taste of Brisbane’s Pat Rafter Arena.
#TeamCanada #ATPCup@Queensland | @visitbrisbane pic.twitter.com/aREvHu7eiv
— ATPCup (@ATPCup) December 27, 2019 L’Australia di capitan Hewitt mette insieme il finalista delle Next Gen Finals Alex De Minaur (n.18 ATP), che ha sottolineato lo spirito di gruppo degli Aussie, Nick Kyrgios (n.30) che si esalta nelle competizioni a squadre, e John Millman (n.48); più John Peers e Chris Guccione, entrato con il ranking protetto di n.40, per il doppio.
Nel girone si potrebbe vedere anche la prima sfida del 2020 fra Zverev e il campione delle ATP Finals, Stefanos Tstitsipas, unico greco entrato in top 100 nella storia del gioco, principale fonte di ispirazione per il secondo singolarista greco, Michail Pervolarakis. Diventato padre da poco, il 23enne Pervolarakis ha iniziato la stagione senza classifica e ha toccato a ottobre un best ranking di numero 433 ATP.
A partire dal 3 gennaio, SuperTennis trasmette in diretta tutta la ATP Cup. La programmazione degli incontri può variare in base agli orari e allo sviluppo dei “tie” in programma a Brisbane, Perth e Sydney. Al momento non si conoscono in dettaglio i singoli match che compongono ciascun tie. Questa la programmazione delle sfide tra nazionali, con orari italiani.
VENERDÌ 3 GENNAIO – Gruppo F (Brisbane):
Grecia – Canada – dall’1
Germania – Australia – dalle 8:30
Gruppo D (Perth)
USA – Norvegia – dalle 3
Russia – Italia – dalle 10:30
Gruppo C (Sydney)
Belgio – Moldavia – da mezzanotte
Bulgaria – Gran Bretagna – dalle 7-30
SABATO 4 GENNAIO – Gruppo A (Brisbane):
Francia – Cile – dall’1
Serbia – Sudafrica – dalle 8:30
Gruppo B (Perth)
Giappone – Uruguay – dalle 3.00
Spagna – Georgia – dalle 10:30
Gruppo E (Sydney)
Argentina -Polonia – da mezzanotte
Austria – Croazia – dalle 7:30
DOMENICA 5 GENNAIO – Gruppo F (Brisbane):
Canada vs Australia – dall’1
Germania vs Grecia – dalle 8:30
Gruppo D (Perth)
Italia vs Norvegia – dalle 3.00
Russia vs USA – dalle 10:30
Gruppo C (Sydney)
Belgio vs Gran Bretagna – da mezzanotte
Bulgaria vs Moldavia – dalle 7:30
LUNEDÌ 6 GENNAIO – Gruppo A (Brisbane):
Sudafrica vs Cile – dall’1
Serbia vs Francia – dalle 8:30
Gruppo B (Perth)
Giappone vs Georgia – dalle 3.00
Spagna vs Uruguay – dalle 10:30
Gruppo E (Sydney)
Croazia vs Polonia – da mezzanotte
Austria vs Argentina – dalle 7:30
MARTEDÌ 7 GENNAIO – Gruppo F (Brisbane):
Germania vs Canada – dall’1
Grecia vs Australia – dalle 8:30
Gruppo D (Perth)
Russia vs Norvegia – dalle 3.00
Italia vs USA – dalle 10:30
Gruppo C (Sydney)
Gran Bretagna vs Moldavia – da mezzanotte
Bulgaria vs Belgio – dalle 7:30
MERCOLEDÌ 8 GENNAIO – Gruppo A (Brisbane):
Serbia vs Cile – dall’1
Francia vs Sudafrica – dalle 8:30
Gruppo B (Perth)
Spagna vs Giappone – dalle 3.00
Georgia vs Uruguay – dalle 10:30
Gruppo E (Sydney)
Austria vs Polonia – da mezzanotte
Croazia vs Argentina – dalle 7:30
GIOVEDÌ 9 GENNAIO (quarti di finale):
Vincente Gruppo C vs Vincente Gruppo F – da mezzanotte
Vincente Gruppo D vs Vincente Gruppo E – dalle 7:30
VENERDÌ 10 GENNAIO (quarti di finale):
Vincente Gruppo A vs la migliore seconda con lo score più basso – da mezzanotte
Vincente Gruppo B vs la migliore seconda con lo score più alta – dalle 7:30
SABATO 11 GENNAIO (semifinali):
Vincente Quarto 2 vs Vincente Quarto 3 – da mezzanotte
Vincente Quarto 1 vs Vincente Quarto 4 – dalle 7:30
DOMENICA 12 GENNAIO (finale)
Finale – dalle 7:30