Dopo l’espulsione di Gianlugi Paragone, lasciano altri due deputati pentastellati
di Nicoletta Cottone
Tra cartellini rossi e porte sbattute, ecco chi ha lasciato il M5S
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Giornata di fughe dal M5s. Dopo l’espulsione di Gianlugi Paragone, lasciano due deputati pentastellati, che si aggiungono alla lista dei transfughi del movimento. Sono Nunzio Angiola e Gianluca Rospi.
Angiola: dai vertici chiusure e pregiudizi
Lascia il deputato pugliese Nunzio Angiola che entra nel gruppo Misto: «Ho deciso, con grande rammarico, di abbandonare il M5S. Il mio dissenso non deriva da un mio personale cambiamento di opinioni, ma dalla presa d’atto che, chi più chi meno, i vertici del Movimento hanno preferito
trincerarsi in una chiusura pregiudiziale nelle proprie granitiche convinzioni. La mia odierna decisione – ha scritto – non è da porsi in connessione con quella di altri colleghi parlamentari, come Lorenzo Fioramonti».
Racconta di aver votato la fiducia al Governo Conte, ma di non aver votato la legge di bilancio «per la compressione delle prerogative parlamentari e per l’approvazione di provvedimenti che, nella mia qualità di professore ordinario nell’Università, non potevo assolutamente accettare». E attacca il movimento: «Ho più volte denunciato scarsa collegialità e scarsa attenzione ai singoli parlamentari, sia come persone sia come professionisti, con tutte le conseguenze che ciò può comportare in termini di “visibilità” dei territori nelle scelte legislative e di Governo».
Assicura che il suo «impegno per il Paese, il territorio murgiano e per l’Università non si ferma qui, e non si fermerà mai».
Rospi protestando per la gestione verticistica e oligarchica
Il secondo della giornata a lasciare è Gianluca Rospi, classe 1978, eletto nelle file pentastellate nel collegio uninominale Basilicata 02 – Matera. «Lascio il M5S e passo al gruppo Misto perché non è più tollerabile una gestione verticistica e oligarchica», ha detto il deputato Gianluca Rospi. «Ho consegnato al presidente della Camera, Roberto Fico, la mia decisione di lasciare il gruppo parlamentare M5S – ha scritto – e di approdare al Gruppo Misto, scelta che non è da ritenersi attinente a quella di altri colleghi che in questi giorni stanno lasciando il movimento».
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