E’ caccia ai frammenti del bolide che la sera del primo gennaio ha illuminato i cieli del Nord Italia venendo avvistato da Emilia Romagna, Lombardia, Liguria e Toscana: gli eventuali detriti potrebbero essere caduti nel cuore della Pianura Padana, per l’esattezza nel Modenese, secondo la ricostruzione fatta dagli esperti dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) grazie ai dati delle camere del progetto Prisma (Prima Rete per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera) che hanno intercettato il passaggio.
Il Bolide di Capodanno visto dalla camera Prisma Loiano Iter01 (fonte: Prisma, INAF)
Il ‘sasso’ spaziale, del peso di diversi chilogrammi, proveniva probabilmente dalla fascia principale degli asteroidi, tra Marte e Giove: è entrato nell’atmosfera a una velocità relativamente bassa, ma l’elevato angolo di caduta ha causato un surriscaldamento tale da aumentarne considerevolmente la luminosità. Durante la caduta, si legge in una nota di Prisma, il meteoroide “è andato incontro a un processo di disgregazione, in particolare a 50 e a 30 chilometri d’altezza. L’ultima quota osservata è stata a 21,7 chilometri, poi il bolide si è estinto”. I calcoli indicano che qualche frammento potrebbe essere caduto nel modenese, fra Rovereto sul Secchia e Disvetro.
La traiettoria atmosferica del bolide IT20200101T182654. Il segnaposto giallo segna la zona con la maggiore probabilità di trovare eventuali piccole meteoriti (fonte: Prisma/INAF)
Da qui l’appello degli esperti di Prisma, che chiedono a chiunque si imbattesse nella zona in un piccolo sasso ricoperto da una patina scura e con gli angoli smussati, di segnalarlo inviando una foto all’email [email protected]. Raccomandano inoltre di non raccogliere l’eventuale meteorite con le mani: dopo averlo fotografato e aver mappato il punto esatto del ritrovamento, sarà possibile raccoglierla usando un foglio di alluminio per poi riporla in un vaso di vetro pulito, meglio ancora se inserito in un altro vaso a chiusura ermetica con assorbi-umidità.