Il presidente del Consiglio interviene sulla crisi in Medio Oriente: serve moderazione e senso di responsabilità. Secondo Di Maio l’Europa deve saper parlare con una sola voce
In migliaia in piazza a Teheran contro i “crimini” Usa
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Sulle tensioni in Medio Oriente dopo l’uccisione in un raid Usa del generale iraniano Qassem Soleimani arriva l’appello «alla moderazione, al dialogo e al senso di responsabilità delle parti» del premier Giuseppe Conte che, secondo quanto riportano fonti di Palazzo Chigi, sta assistendo con forte preoccupazione all’escalation delle ultime ore. Il presidente del Consiglio si sta prodigando affinché la Ue possa esercitareil suo peso diplomatico per evitare sviluppi imprevedibili. «La Ue può giocare un ruolo fondamentale e offrire un contributo determinante», è la posizione del primo ministro che sta seguendo «con la massima attenzione» anche la presenza dei militari italiani di stanza in Medio Oriente.
Guerini: innalzate procedura di sicurezza ma nessuna preoccupazione
Ad ogni modo, ha chiarito il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ai microfoni di Sky Tg 24, «la missione dei militari italiani in Iraq prosegue come programmato. È stato deciso con la coalizione un innalzamento delle procedure di sicurezza e si è ritenuto di sospendere temporaneamente l’addestramento delle forze irachene, addestramento che riprenderà appena le condizioni le consentiranno. La missione prosegue, questa è solo un’attività della missione». Quanto alle procedure messe in atto, il ministro ha chiarito «che saranno limitate le attività fuori dalla base o innalzate le condizioni di sicurezza della base stessa. Sono procedure previste in situazioni di questo tipo. Non ci sono elementi di preoccupazione però la situazione di tensione richiede questo innalzamento delle procedure di sicurezza».
Faccia a faccia tra il leader M5S e il segretario del Pd
Gli sviluppi della situazione in Iran dopo il raid americano sono stati anche al centro del faccia a faccia di 45 minuti a Palazzo Chigi tra il leader M5S, Luigi Di Maio, e il segretario dem Nicola Zingaretti. Il colloquio – giudicato «molto positivo e costruttivo» secondo la nota congiunta diffusa al termine – è servito altresì a fare il punto sulla situazione politica generale e sul percorso da avviare per definire i prossimi obiettivi di
governo.
Di Maio: la lotta all’Isis priorità del governo
Sulla crisi in Medio Oriente, il ministro degli Esteri Di Maio ha poi confermato come la priorità del Governo italiano sia la lotta all’Isis.«In queste ore – ha detto il leader politico M5S in un intervento su Facebook – siamo al lavoro come governo sugli ultimi sviluppi della situazione in Iraq, che ovviamente preoccupano tutto il mondo. In quella regione la nostra priorità è e resta la lotta al sedicente Stato Islamico. Ci sono nostri militari – ha ricordato il pentastellato – che sono stati gravemente feriti o sono morti per combattere Daesh, in ogni sua forma. Uomini e donne in uniforme che rischiano la vita per garantire la nostra sicurezza. Il nostro pensiero va al loro operato e alla loro incolumità», ha sottolineato il capo della Farnesina.
La Ue deve saper parlare con una sola voce
L’Unione Europea può contribuire a fare in modo che la situazione sfugga a qualsiasi controllo. «Negli ultimi giorni come Italia abbiamo lanciato un forte appello al dialogo e alla responsabilità – ha sottolineato Luigi Di Maio -, invitando a mantenere aperti i canali con tutti gli interlocutori, evitando atti che possano avere gravi conseguenze», ha proseguito Di Maio sottolineando che «se vogliamo essere davvero incisivi, l’Unione Europea deve saper parlare con una sola voce. Ed è per questo che ho apprezzato l’invito alla moderazione e alla de-escalation dell’alto rappresentante Ue, Josep Borrell».
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