L’Atp Cup è anche un laboratorio di novità regolamentari e tecnologiche. Tra queste la possibilità per l’arbitro (su richiesta del giocatore) non solo di controllare, grazie a un sistema di telecamere, il punto di rimbalzo della palla ma di verificare anche altre situazioni di gioco. E’ successo a Fognini e anche il video ha lasciato qualche dubbio.
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Il caso. Siamo nel primo set tra Fabio Fognini e John Isner, sfida che poteva essere decisiva per la qualificazione ai quarti di finale di Atp Cup. Sul 5-4 Fognini va a servire per chiudere a suo favore la prima partita. Prima palla in rete. La “seconda” è buona ma il giudice di linea grida “fault”. Fallo di piede. Dunque doppio fallo.
Fognini guarda stupito il giudice di linea e l’arbitro ricorda che c’è la possibilità di chiedere il controllo video. Fognini lo fa mentre si avvicina al giudice di linea, chiedendo lumi sulla sua chiamata.
Il momento è delicato e questa nuova forma di VAR tennistico dirime la questione fino a un certo punto. Perché nel mostrare da due angolazioni (il piede visto dall’alto, Fognini a figura intera inquadrato da un lato del campo) il secondo servizio dell’azzurro, fa vedere che il piede più vicino alla riga non si è mosso prima dello slancio per andare all’impatto ed è rimasto al 99% fuori dalla riga.
Dunque si tratta di stabilire se la scarpa abbia pizzicato o meno la linea di fondo. Fognini ha sostenuto di “no”. Ha discusso con l’arbitro dicendo che l’infinitesimale zona scura, sovrapposta alla riga bianca nella visione dall’alto, era l’ombra del suo piede. Non potendo zoomare, come avviene per la palla discussa quando è praticamente attaccata alla riga, non è facile dire chi ha ragione.
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L’arbitro ha optato per una decisione un po’ pilatesca: ha confermato la chiamata del giudice di linea e quindi il doppio fallo e il “quindici” assegnato a Isner sostenendo che il video non era in grado di smentire il giudice. Fortunatamente, pur partito da 0-15, Fabio ha tenuto la battuta e vinto il set. Poi l’incontro.
Di certo, se c’è stato, è stato uno dei falli di piede più millimetrici della storia. Dopo il VAR, un bell’antidoping al giudice di linea ci sarebbe potuto stare. Quante carote ha mangiato prima dell’incontro?