Pubblicato il: 08/01/2020 09:45
“Con la sua ricca storia e cultura culinaria, l’Africa sta diventando una fonte di superfood. Molti ingredienti di alta qualità nutrizionale stanno emergendo dal continente”. In vista del Sustainable Foods Summit di San Francisco (22-23 gennaio), Ecovia Intelligence, società specializzata in ricerca, consulenza e formazione nel settore dei prodotti etici globali propone un’analisi dei superfood che arrivano dall’Africa per i quali, suggerisce, “la strada da percorrere è quella dell’approvvigionamento sostenibile”.
Il fonio, per esempio, è “antico super grano, cresciuto nell’Africa occidentale per 5.000 anni – spiega – Il grano senza glutine fa parte della famiglia del miglio; è ricco di ferro e aminoacidi e una fonte di zinco, vitamina B1 e B3 e fosforo. Per la sua versatilità e alta qualità nutrizionale, il fonio è stato soprannominato la nuova quinoa. Solo di recente è stato registrato come nuovo alimento presso l’Ue”.
La società ricorda che “il fonio fa parte di un numero crescente di superfood africani che si stanno facendo strada nelle diete occidentali. Baobab è un altro ingrediente ricco di nutrienti. Proveniente dall’albero del baobab, la polpa della frutta è ricca di vitamina C, fosforo, calcio, fibre, carboidrati, proteine, potassio e lipidi. E’ usato in snack, yogurt, bevande e nutraceutici”.
La Moringa è un altro superfood. “La polvere di Moringa – si legge nell’analisi della società – ha un alto contenuto proteico ed è ricca di ferro, vitamine K ed E e antiossidanti. E’ utilizzata in una vasta gamma di prodotti alimentari, come tè, bevande e snack”. E ancora: “Ibisco, amaranto e tamarindo sono altri ingredienti africani con un alto profilo nutrizionale che si stanno diffondendo in Nord America ed Europa”.
Ecovia Intelligence ritiene che “la strada da percorrere sia quella dell’approvvigionamento sostenibile”. Per questo la società di consulenza “consiglia alle aziende alimentari e di ingredienti di seguire i pionieri e intraprendere” tale strada.
“L’approvvigionamento sostenibile offre anche un vantaggio commerciale” dal momento che “i consumatori pongono sempre più domande sui prodotti alimentari che acquistano”. Quindi “lavorando direttamente con i coltivatori, i marchi possono offrire una maggiore trasparenza nelle loro catene di approvvigionamento e monitorarne gli impatti sociali”, conclude Ecovia Intelligence.
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