Pubblicato il: 11/01/2020 16:00
Dall’inchiesta ‘Attacco al Papa’ portato sul banco degli imputati perché “non difende la fede” e “fa politica” ad un reportage sull’Emilia Romagna in occasione delle elezioni regionali. Senza trascurare uno sguardo attento e ragionato sui temi ambientali o sulla tendenza degli acquisti online dal proprio computer di casa che consentono sempre di più “una vita a domicilio”. Il giornalista Riccardo Iacona torna al timone di ‘PresaDiretta’ la cui nuova stagione inizierà su Rai 3 da lunedì 13 gennaio alle 21,20, con 9 appuntamenti in prima serata.
Il primo reportage sarà dunque quello dal titolo ‘Attacco al Papa’, che esaminerà le critiche cui è sottoposto papa Bergoglio. Per Iacona il Papa è un uomo “coraggioso. E’ un anno e mezzo – racconta all’AdnKronos Riccardo Iacona – che lavoro a questa puntata seguendo le cose che dice e fa Francesco. Il Papa è una persona veramente incredibile che ha qualcosa in più. Riesce a parlare a tutti, non solo ai credenti, e questo è anche uno dei motivi per i quali è diventato uno dei leader più autorevoli al mondo. Quando è iniziato il Sinodo per l’Amazzonia ho capito che era arrivato il momento giusto per parlarne”. Durante i lavori sinodali, spiega Iacona, “si sono viste bene le cose nuove e portanti del suo pontificato e cioè il fatto di aver riaperto il cantiere del Concilio Vaticano II e di aver immaginato una Chiesa che parla al mondo secolarizzato e non ne ha paura”.
Una politica che si nota soprattutto in realtà come quelle dell’Amazzonia dove la Chiesa “fa i conti con le culture locali e si misura con delle aperture sulla morale sessuale e sulla questione delle donne diacono”. Aperture che disegnano la fisionomia di “un Papa coraggioso che lancia un messaggio capace di rispondere alla crisi della Chiesa che non riesce più a parlare al mondo moderno”. Una ventata di vere e proprie ‘novità’ alla quale corrispondono, sostiene il giornalista, “gli attacchi sempre più feroci di cui questo Papa è oggetto. Questo, forse, è il Pontefice più osteggiato da un certo punto di vista con degli attacchi mai visti prima. Siamo arrivati al punto che l’anno scorso sono state chieste le sue dimissioni. Una richiesta che arriva alla luce delle accuse dell’ex nunzio apostolico degli Stati Uniti, Carlo Maria Viganò, di aver coperto i casi di pedofilia che fanno riferimento all’ex cardinale ed arcivescovo di Washington Theodore McCarrick, ridotto, però, allo stato laicale dallo stesso Papa Francesco”.
Attacchi che “si saldano con quelli, ferocissimi, che arrivano dai movimenti cattolici tradizionalisti sia esterni sia interni alla Chiesa che lo accusano di tutto ma, in sostanza, di non difendere la fede. Credo che sia la prima volta che, dall’interno della Chiesa, si chiedano le dimissioni del Papa”. Oltre alla invettive di carattere dottrinali, sottolinea Iacona, che è stato in Germania per realizzare la sua inchiesta, “Papa Francesco è oggetto di attacchi violentissimi da parte della destra internazionale e anche italiana. L’accusa che gli viene rivolta è che stia facendo politica. Bergoglio continua ad invitare ad abbattere i muri e a considerare il fenomeno dell’immigrazione in maniera totalmente diversa. Ovviamente, quando Salvini era al governo, Francesco è andato in rotta di collisione con la politica dei porti chiusi. Quello che gli si rimprovera è il fatto di non avere piegato la Chiesa al pensiero sovranista nazionalista”, dice Iacona che ha anche interpellato le comunità di base che mettono in pratica la predicazione di Francesco, come quella di Sant’Egidio.
Tra gli altri argomenti al centro di ‘PresaDiretta’, Iacona ricorda in particolare la puntata del 27 gennaio “un giorno dopo il risultato che tutti stanno aspettando, quello delle elezioni in Emilia Romagna. A risultato acquisito presenteremo un reportage sulle ragioni profonde del voto a prescindere da chi vincerà. Questo voto ha una valenza nazionale ed è la disfida delle disfide che contrappone due modi diversi di pensare la società dal punto di vista dell’assistenza, dell’accoglienza e dell’integrazione”. Con queste consultazioni “la destra italiana cerca la rivincita e vuole dimostrare al Paese che potrà tornare ad essere classe dirigente”. Nel ‘mirino’ del programma di Iacona ci sarà inoltre un focus sul mercato dei dati, un business miliardario. Il reportage cercherà di rispondere a questa domanda: “Fino a che punto siamo spiati?”. E ancora verrà proposto un viaggio nel cratere a oltre tre anni dal terremoto nel centro Italia per capire a che punto è la ricostruzione. Tra i temi portanti della stagione ci saranno, poi, quelli legati alla scuola italiana e al finanziamento dei partiti.
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