L’Italia è il nono fornitore di quel paese e il sesto cliente. Nel 2018 l’interscambio di beni tra i due Paesi è stato pari a 34,5 miliardi di euro, in crescita del 4 per cento rispetto al 2017
di Andrea Carli
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte incontra a Palazzo Chigi il premier dei Paesi Bassi Mark Rutte (Epa)
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Tra una trasferta ad Ankara e una al Cairo con l’obiettivo di far tornare l’Italia in prima linea nel negoziato per una soluzione della crisi libica, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha incontrato a Palazzo Chigi il primo ministro del Regno dei Paesi Bassi, Mark Rutte.
Lo stesso Rutte che a giugno dello scorso anno, quando sull’Italia incombeva lo spettro dell’apertura di una procedura per debito eccessivo per mano di Bruxelles, esprimeva posizioni rigoriste in merito al rispetto dei parametri che garantiscono l’equilibrio dei conti pubblici tra i partner Ue. «Sono certo che la Commissione garantirà che l’Italia attui in modo rapido ciò che deve essere fatto o procederà», affermava in quei giorni. Al Governo allora era lo stesso Conte, ma alla guida di un esecutivo diverso da quello attuale: quello M5S-Lega.
Libia: Conte, tregua indispensabile in vista Berlino
Al centro del faccia a faccia tra i due, il dossier libico. Conte ha messo in evidenza che «la premessa per una soluzione politica della crisi libica, che potremo cercare di ottenere già dalla conferenza di Berlino, è che si mantenga la tregua fra le fazioni e che si apra un confronto intralibico in grado di consegnare un futuro di benessere e prosperità e anche di autonomia e indipendenza». «La posizione dell’Italia sulla Libia è importante – ha riconosciuto Rutte -. L’Italia conosce benissimo il Paese e il territorio, la politica, è importante quando si parla di contenimento dei flussi migratori, ho fatto i complimenti sulla leadership di Conte e vi seguiremo anche a Berlino. Ci auguriamo di avere un risultato concreto».
Italia nono fornitore dei Paesi Bassi
Oltre alla Libia, a fare da contesto all’incontro tra Conte e Rutte anche i rapporti commerciali tra i due paesi. Nel 2018 l’export dell’Italia nei Paesi bassi è cresciuto del 10,7%, a 11,6 miliardi. Siamo il nono fornitore di quel paese e il sesto cliente. Nel 2018 l’interscambio di beni tra i due Paesi è stato pari a 34,5 miliardi di euro, in crescita del 4 per cento rispetto al 2017.
Notevole incremento per i prodotti farmaceutici
Quanto ai principali comparti merceologici dell’interscambio, l’Italia ha esportato verso i Paesi Bassi principalmente prodotti farmaceutici e medicinali (872 milioni, un notevole incremento del +29,7% rispetto al 2017), petrolio grezzo e prodotti petroliferi (858 milioni di euro, +15,6%), macchinari diversi (842 milioni di euro, +2,9%), apparecchi elettrici (541 milioni, +20,6%), articoli di abbigliamento ed accessori(514 milioni di euro, -0,9%), autoveicoli (425 milioni di euro, +9,8%), ferro ed acciaio (424 milioni, +16,8%), manifatture diverse (405 milioni di euro, +6,8%), macchinari specializzati (341 milioni, +3,5%), articoli di metallo (336 milioni, +6,9%).
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