Nel “giro di pochi giorni” il governo si darà un’agenda di priorità: in cima, la riforma del fisco, con la revisione delle aliquote Irpef e forse anche una rimodulazione dell’Iva
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«Con le forze di maggioranza abbiamo definito un piano per l’Agenda 20/23 partendo dal Programma di governo. Remiamo tutti nella stessa direzione in piena convergenza e con un percorso comune». Lo rende noto Palazzo Chigi dopo il vertice di Conte con i capi delegazione. Nel “giro di pochi giorni” il governo si darà un’agenda di priorità: in cima, la riforma del fisco, con la revisione delle aliquote Irpef e forse anche una
rimodulazione dell’Iva. La “fase due” parte da qui: da un confronto che Giuseppe Conte annuncia «intenso e serrato» ma «in tempi rapidi». Il premier ha riunito a Palazzo Chigi i capi delegazione dei quattro partiti di maggioranza per avviare l’annunciata verifica. Seguiranno tavoli di lavoro sui singoli temi, con il coinvolgimento dei parlamentari. Ma il confronto
che già si è aperto tra Dem e Cinque stelle su temi come la modifica di quota 100 e reddito di cittadinanza sembra dire che non sarà facile.
Conte: avanti spediti e compatti, Paese aspetta risposte
Conte riassume in un tweet il messaggio con cui ha aperto l’incontro con Alfonso Bonafede (M5s), Dario Franceschini (Pd), Roberto Speranza (Leu) e Teresa Bellanova (Iv): «Il Paese ha molte urgenze e i cittadini attendono tante risposte. Dobbiamo procedere spediti, determinati, compatti». Per l’occasione ha coniato anche un hashtag “#Agenda2023”, a indicare l’orizzonte che intende dare alla durata del governo.
Ad aprile la riforma fiscale
Il premier ha tenuto i contatti con i capi dei partiti, ha sentitp spesso Nicola Zingaretti, ha incontra il reggente M5s Vito Crimi, e ha assicura che le fibrillazioni del Movimento non impatteranno sul governo: la verifica non rallenterà per aspettare gli Stati generali del Movimento. Una delle ragioni è anche che con Roberto Gualtieri il premier intende iniziare a «lavorare con grande anticipo sulla manovra» e cioè presentare già ad aprile la riforma fiscale. Il ministro dell’Economia ha ribadito di voler scrivere il disegno di legge per riformare l’Irpef e ha promesso che i
decreti attuativi saranno pronti entro il 2020, così che il taglio delle tasse sia effettivo già dal prossimo anno. Su come farlo, però, la discussione si annuncia tutt’altro che semplice, perché ogni partito ha la sua ricetta e già Iv chiede di inserire lo stop a “sugar” e “plastic tax”. Ma la novità è che rimodulare le aliquote Iva non è più un tabù: si discuterà di come farlo.
Per approfondire
● Conti pubblici, per il Governo obbligatorio un graduale ma costante aggiustamento
https://www.ilsole24ore.com/art/governo-vertice-rilancio-piena-convergenza-sull-agenda-ACOefoFB