I brontosauri camminavano su due zampe, ma solo se si trovavano in acqua: a rivelare questa curiosa carattetistica dei giganti della preistoria dal lunghissimo collo sono le bizzarre impronte scoperte in Texas e descritte sulla rivista Ichnos dal gruppo dell’americana Purdue University guidato daFort Wayne.
I ricercatori hanno dedicato il risultato alla memoria di Roland Bird, il ‘cacciatore’ di fossili che nel 1940 identificò alcune insolite impronte di dinosauri nella contea di Bandera, in Texas, ipotizzando subito che fossero state lasciate dagli arti anteriori. Senza dubbio, scrisse Bird in una lettera, sono state lasciate da un sauropode e, “mentre le interpreto, penso che siano state lasciate da un individuo mentre nuotava”.
Ricostruzione del modo in cui i brontosauri camminavano in acqua sulle zampe anteriori (fonte: R.T. Bakker/Farlow et al., Ichnos, 2019)
Secondo Bird i dinosauri le avevano lasciate sul fondale mentre camminavano sulle zampe anteriori e nuotavano con quelle posteriori. Con il passare del tempo, l’interpretazione di Bird è stata abbadonata a favore della teoria alternativa secondo la quale i sauropodi camminavano appoggiando il peso soprattutto sulle zampe anteriori.
Adesso le nuove impronte scoperte in Texas, nella cava chiamata Coffee Hollow, hanno offerto ai paleontologi la possibilità di riconsiderare l’ipotesi avanzata 70 anni fa: ognuna di esse è larga circa 70 centimetri e tutte sono state lasciate dalle zampe anteriori di sauropodi. Secondo i ricercatori “vale la pena considerare la possibilità che l’ipotesi di Bird fosse corretta” e considerare che le impronte “siano state lasciate da dinosauri che guadavano un corso d’acqua camminando sulle zampe anteriori, mentre le zampe posteriori fluttuavano”.