(ANSA) – PERUGIA, 7 FEB – “Una persona di una dolcezza incredibile che pur essendo un giornalista era sorpreso e ‘scocciato’ dal clamore mediatico intorno al processo per l’omicidio della figlia Meredith”: ricorda così John Kercher l’avvocato Francesco Maresca, che ha rappresentato la famiglia della studentessa inglese nell’indagine e in tutti i processi.
“Si commosse descrivendo la figlia quando testimoniò in aula nel processo di primo grado” ha aggiunto il legale rispondendo all’ANSA.
“John Kercher – ha detto ancora l’avvocato Maresca – descrisse Meredith come una ragazza solare, sorridente ma anche fisicamente molto forte ed esperta di arti marziali. Per questo era convinto che fosse stata aggredita da più persone in maniera violenta ‘perché altrimenti sarebbe stata in grado di difendersi'”.
“Meredith sognava di fare la giornalista o di lavorare a Bruxelles per la Commissione europea. Qualsiasi cosa avesse scelto per me sarebbe andato bene” disse il padre John davanti alla Corte d’assise di Perugia.