Alvise Casellati
Pubblicato il: 15/02/2020 11:36
Dieci minuti di applausi e standing ovation al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo lunedì scorso per il ‘Nabucco’ di Verdi in forma di concerto diretto da Alvise Casellati. Un concerto che segna il culmine di un periodo di grande successo per il direttore d’orchestra padovano, iniziato a gennaio con i ‘sold out’ e addirittura spettatori in piedi per le ultime due recite del ‘Barbiere di Siviglia’ al Carlo Felice di Genova e proseguito con le ovazioni al Teatro Municipale di Piacenza, dove ha diretto l’Orchestra Filarmonica ‘Arturo Toscanini’ in brani di Ottorino Respighi, una trascinante Settima di Beethoven e la prima esecuzione assoluta del concerto per violino ‘Luci danzanti nella notte’ di Cristian Carrara dedicato alla Giornata della Memoria, con la violinista Francesca Dego.
“Fare il pieno al Mariinskij di San Pietroburgo con il ‘Nabucco’ è stata un’esperienza fantastica”, dice Casellati all’Adnkronos, rcordando che si era già esibito nella città russa lo scorso 12 ottobre “con un concerto che ha avuto un grande successo. Dopo quella serata è arrivato l’invito del Mariinskij”, il prestigioso teatro diretto da Valerij Gergiev, con il quale Casellati sta “pianificando un progetto che ha a che fare con un titolo dimenticato di un compositore italiano”. Ma su questo il maestro padovano non vuole dire altro. Parla però della Russia come di “un Paese che ha una sensibilità per la musica e la cultura maggiore di quella che c’è in Italia, il pubblico era letteralmente ‘mosso’ da Verdi”, aggiunge Casellati, ricordando che proprio Verdi e Puccini sono i suoi autori preferiti.
Quanto ai prossimi impegni in Italia, “tornerò alla Fenice di Venezia a luglio e a ottobre dopo i primi mesi dell’anno all’estero – spiega Casellati – Inoltre sto pianificando due o tre date tra Milano e Roma per il progetto ‘Opera Italiana is in the air’ (che a luglio sarà negli Usa, ndr) che racconta due opere attraverso una voce narrante e una selezione di arie con solisti e orchestre. Un progetto – aggiunge il maestro – che vuole portare l’opera in alcuni spazi aperti, come i parchi, dove le persone non vanno spesso”. Infine Casellati ricorda “due grandi artisti” scomparsi recentemente: il soprano Mirella Freni e il direttore d’orchestra Nello Santi. E a proposito di Santi racconta un aneddoto: “Era di Adria, come la mia famiglia, e quando aveva 16 anni mio nonno, che era direttore della Corale Adriese, gli regalò la bacchetta facendogli dirigere quel coro. Era un grande maestro”.
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