(ANSA) – MILANO, 19 FEB – Design, cinema e musica: è il mix artistico scelto da Udo Kittelmann, direttore della Nationalgalerie di Berlino, per raccontare Franz Kafka e la sua letteratura nella mostra ‘K’, che apre il 21 febbraio fino al 27 luglio prossimo alla Fondazione Prada di Milano. L’esposizione è un omaggio ai tre romanzi incompiuti ‘America’, ‘Il processo’ e ‘Il castello’, pubblicati postumi tra il 1925 e il 1927, che secondo Max Brod, esecutore testamentario di Kafka, formano una ‘trilogia della solitudine’.
Allo stesso modo, anche ‘K’ è una sorta di ‘trittico’- composto da un’installazione, un film e un album musicale – che coinvolge tre distinti spazi della fondazione: il Podium, il Cinema e la Cisterna.
Al centro della mostra, nel Podium, si trova la grande installazione The Happy End of Franz Kafka’s “America” (1994), per la prima volta esposta in Italia, che reinterpreta un passaggio del libro in cui il protagonista, Karl Rossman, dopo aver viaggiato attraverso il Paese, si propone per un’occupazione al ‘teatro più grande del mondo’.
L’immagine letteraria è tradotta dall’artista – il tedesco Martin Kippenberger – in un campo da calcio, simbolo della competizione, destinato o ospitare colloqui di lavoro ‘di massa’ L’opera si compone di un’ampia varietà di oggetti e arredi: diversi tavoli, elementi di design vintage e sedie da mercatino delle pulci e pezzi provenienti da precedenti mostre dello stesso autore.
Il secondo elemento della trilogia è l’iconico film di Orson Welles ‘The Trial’ (Il processo, 1962), basato sull’omonimo romanzo kafkiano e proiettato nel Cinema della fondazione.
L’esposizione è completata dall’album di musica elettronica “Franz Kafka The Castle” (2013) dei Tangerine Dream, diffuso in loop nella Cisterna.
Il consiglio del curatore è di iniziare il percorso espositivo proprio da questo spazio, trasformato in un ambiente evocativo e accogliente. L’invito è a sperimentare tre possibili incontri creativi con l’opera di Kafka, attraverso il lavoro artistico proposto dalla mostra. “Rilassatevi, prendetevi del tempo”, perché “Kafka può essere capito in modo semplice”, il “messaggio” di Kittelmann ai visitatori.(ANSA).