Le variazioni reddituali o del nucleo familiare dietro la frenata che a febbraio sarà maggiore: domanda sospesa per chi non ha il nuovo Isee
di Giorgio Pogliotti
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A dieci mesi dall’avvio, a gennaio per la prima volta si registra una frenata nel numero di nuclei percettori del reddito o della pensione di cittadinanza: al 31 gennaio erano 989.783, rispetto ai 993.337 di dicembre, ovvero 3.554 famiglie in meno. E le previsioni per febbraio sono di una più consistente diminuzione del numero di beneficiari, poichè chi non ha presentato l’Isee aggiornato, a fine del mese si troverà con il sussidio sospeso fino a quando non si sarà messo in regola.
Tra i motivi della frenata registrata dall’Inps tra dicembre e gennaio, le variazioni della situazione reddituale o della composizione del nucleo familiare che hanno fatto perdere il diritto al sussidio, ma c’è anche chi nel frattempo ha trovato lavoro, o chi è stato cancellato in seguito ai controlli.
Considerando il periodo tra aprile e gennaio, invece, i nuclei percettori di reddito e pensione di cittadinanza sono nel complesso quasi 1 milione e 59 mila, corrispondenti a 2 milioni 562 mila persone . Le famiglie titolari di reddito sono 933 mila (per 2,4 milioni di individui) quelle di pensione di cittadinanza sono 126 mila (con 143 mila persone coinvolte) . L’importo medio mensile percepito ammonta a 496 euro (534 euro per il reddito e 226 euro per la pensione).
Spesi 3,8 miliardi nel 2019
Dall’analisi delle tavole pubblicate dall’Inps emerge che tra aprile e dicembre per il reddito e la pensione di cittadinanza sono stati erogati 3,8 miliardi a fronte dei 5,6 miliardi stanziati nella legge di bilancio per il 2019 (in parte destinati anche all’Anpal, ai centri per l’impiego, ai navigator e all’Inps). Il governo stima una minore spesa per 1,5 miliardi per il 2019 da reddito di cittadinanza e Quota 100.
Presentate 1,677 mln domande Reddito, 67% accolte
Sempre secondo le tabelle Inps, le domande di reddito e pensione di cittadinanza arrivate sono state 1 milione 677 mila, tra queste 1 milione 119 mila sono state accolte (67%), 113 mila (6,7%) sono ancora in lavorazione mentre 445 mila (26%) sono state respinte o cancellate. Da aprile 2019 ad oggi invece sono poco più di 60 mila i nuclei decaduti dal diritto.