Il provvedimento approda il 4 marzo in Aula. Poi dovrà passare alla Camera (scade il 5 aprile) per l’ok definitivo.
di Andrea Marini
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Via libera della commissione Finanze del Senato al decreto legge sul taglio del cuneo fiscale. Con emendamenti sottoscritti da tutti i gruppi e approvati all’unanimità è stato deciso il raddoppio da 4 a 8 delle rate in caso di restituzione sia per il bonus “rafforzato” sia per la detrazione. Resta la soglia dei 60 euro al di sopra della quale si potrà chiedere la rateizzazione. Approvata anche una modifica che esplicita come il riconoscimento del bonus avvenga in via automatica. Disco verde anche a tre emendamenti del relatore di “drafting” sui termini. Il provvedimento approda il 4 marzo in Aula. Poi dovrà passare alla Camera (scade il 5 aprile) per l’ok definitivo.
VIDEO – Fino a 100 euro in busta paga: arriva intervento sul cuneo fiscale
Guerra: misura provvidenziale
Il decreto legge che prevede un taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 40mila euro, sotto forma di bonus o detrazione, «è importante dal punto di vista fiscale per i redditi bassi e medi e costituisce un provvidenziale sostegno alla domanda in questo momento». Così il sottosegretario all’Economia, Cecilia Guerra, ha commentato con soddisfazione il primo giro di boa in commissione Finanze del Senato per il provvedimento.
Tre miliardi per la riduzione del cuneo
Il decreto, in attuazione della legge di bilancio per il 2020 (legge 27 dicembre 2019, n. 160) che ha stanziato 3 miliardi di euro per il 2020 per la riduzione del cuneo fiscale sugli stipendi dei lavoratori dipendenti, interviene per rideterminare l’importo ed estendere la platea dei percettori dell’attuale “bonus Irpef”.
Gli aumenti fascia per fascia
Dal 1° luglio 2020, il bonus di 80 euro aumenta quindi a 100 euro mensili per chi ha un reddito annuo fino a 26.600 euro lordi. Coloro che percepiscono un reddito da 26.600 euro a 28.000 euro, beneficeranno per la prima volta di un incremento di 100 euro al mese in busta paga. Per i redditi apartire da 28.000 euro, si introduce invece una detrazione fiscale equivalente che decresce fino ad arrivare al valore di 80 euro in corrispondenza di un reddito di 35.000 euro lordi. Oltre questa soglia, l’importo del beneficio continua a decrescere fino ad azzerarsi al raggiungimento dei 40.000 euro di reddito.