Chiusura dell’area a ridosso di uno degli accessi al comprensorio sciistico – che resta comunque aperto – ed evacuazione della sede della Scuola di sci Monte Bianco a Plan Checrouit (i maestri sono tuttavia operativi), di un noleggio sci e di tre locali (Super G, Christiania e Chez Moi). Lo ha disposto con un’ordinanza il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, a seguito degli approfondimenti geologici disposti sul crollo del 25 febbraio scorso di 800-1.000 metri cubi di roccia dal Mont Chétif. Era stato travolto il tapis roulant della pista baby ma nessuna persona era rimasta coinvolta (a quell’ora, dopo le 17, gli impianti erano fermi).
“E’ inoltre attualmente in corso – si legge in una note del Comune – e in fase di calibratura, da parte di Funivie, l’installazione di un sistema automatico di monitoraggio che permetterà di tenere sotto osservazione la parete rocciosa da cui era partito l’evento franoso. La riapertura della zona coinvolta dalla chiusura al pubblico è dunque condizionata dai prossimi interventi di messa in sicurezza”. Nel pomeriggio si è svolta una riunione con i titolari delle strutture evacuate. Miserocchi ha evidenziato che “sono in corso contatti con l’amministrazione regionale al fine di valutare le soluzioni e gli interventi volti a minimizzare i disagi economici e occupazionali delle strutture interessate. Le valutazioni e le successive azioni che il Comune potrà mettere in campo saranno oggetto di prossimi incontri e approfondimenti”.