Tiene anche la puntualità dei convogli, mentre nelle rotte Padova-Vicenza, Udine-Venezia e Bologna-Verona crescono i passeggeri
Aumentano viaggiatori e ricavi e, al netto dei problemi causati dal maltempo, tengono puntualità e regolarità dei treni regionali di Trenitalia in Veneto.
Il primo trimestre 2018, contrassegnato dai problemi alla circolazione ferroviaria causati dalle ondate di maltempo che hanno investito molte regioni italiane, si chiude per il trasporto regionale Trenitalia in Veneto con un aumento di viaggiatori di poco inferiore a un punto percentuale, una crescita dei ricavi del 4,7% rispetto al 2017 e una puntualità reale e percepita al 91,3%. Migliorano le prestazioni industriali che riducono i ritardi addebitabili direttamente a Trenitalia al solo 6,2% delle 712 corse giornaliere gestite dalla Direzione regionale Veneto. La regolarità del servizio si attesta al 98,73%, riducendo le corse cancellate per responsabilità dell’azienda a circa l’1,1%.
L’aumento dei ricavi del 4,7% è riconducibile sia all’efficacia degli stringenti controlli aziendali per contrastare l’evasione sia all’aumento dei passeggeri. Crescono del 27% in circa tre anni i clienti che scelgono il treno regionale per spostamenti nel tempo libero.
Numerose le rotte interregionali che vedono aumentare viaggiatori e ricavi, tra queste Udine-Venezia con più 2,2% e Bologna-Verona con più 7,8%. Per gli spostamenti interni alla regione, la tratta con gli aumenti più significativi è la Padova-Vicenza con più 10,2%.
Un numero sempre maggiore di clienti regionali acquista biglietti e abbonamenti sui canali digitali, che vedono crescere i ricavi del 42% In particolare continua il successo dell’applicazione Trenitalia in ambito regionale, che ha determinato un aumento dei ricavi del 10%.
Infine, le indagini sulla percezione che i clienti hanno della qualità del servizio, condotte da società demoscopiche esterne, registrano un trend positivo. L’ultima, del marzo scorso, rivela che 91 passeggeri su 100 si ritengono sufficientemente soddisfatti per il viaggio nel suo complesso, si tratta di 2,5 punti percentuali in più rispetto a marzo 2017.