«Chiusi tutti i negozi commerciali di vendita al dettaglio tranne quelli per i beni di prima necessità, come farmacie e alimentari». Questo è l’annuncio del presidente del Consiglio. Restano aperte le farmacie, le parafarmacie e i punti vendita di generi alimentari e di prima necessità. «Non è necessario fare alcuna corsa per acquistare cibo nei supermercati».
Chiusi negozi, bar, pub, ristoranti, ma avranno la possibilità di fare consegne a domicilio.
Chiusi parrucchieri, centri estetici, servizi di mensa che non garantiscono la distanza di un metro di sicurezza.
Chiusi i reparti aziendali che non sono indispensabili per la produzione.
Per quanto riguarda le attività produttive e le attività professionali va attuata il più possibile la modalità del lavoro “agile”, bisogna concedere il più possibile le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti.
Industrie e fabbriche potranno continuare a svolgere le loro attività produttive a condizione che assumano protocolli di sicurezza adeguati a proteggere i propri lavoratori al fine di evitare il contagio.
Resta garantito lo svolgimento dei servizi pubblici essenziali tra cui i trasporti, i servizi di pubblica utilità, servizi bancari, postali, finanziari, assicurativi. Così come tutte le attività accessorie rispetto al corretto funzionamento dei settori rimasti in attività.
Saranno garantite le attività nel settore agricolo, zootecnico, di trasformazione agroalimentare, comprese le filiere che offrono beni e servizi rispetto a queste attività. Continueranno la loro attività nel rispetto della normativa igienico sanitaria.
Conte a breve nominerà Domenico Arcuri, ad di Invitalia, come commissario delegato per potenziare la risposta delle strutture ospedaliere a questa emergenza sanitaria. «Avrà ampi poteri di deroga, lavorerà per rafforzare soprattutto la produzione e distribuzione di attrezzature per terapia intensiva e sub intensiva. Potrà creare nuovi stabilimenti per la produzione di queste attrezzature e per sopperire alle carenze sin qui riscontrate». Si coordinderà con il capo della Protezione civile Angello Borrelli.
«So che state cambiando le abitudini di vita. Le vostre rinunce piccole o grandi stanno offrendo un grande contributo al Paese. L’Italia sta dando prova di essere una grande comunità. Tutto il mondo ci guarda e ci apprezza perché stiamo dando prova di grande rigore e di grande resistenza. Ci prenderanno come esempio positivo di Paese che ha vinto la battaglia contro la pandemia. Ho fatto un patto con la mia coscienza. Al primo posto c’è la salute degli italiani. Questo è il momento di compiere un passo in più», ha detto Conte. Le due giunte di Lombardia e Veneto avevano inviato in mattinata una lettera al governo chiedendo la «chiusura totale» delle attività commerciali al dettaglio, a eccezione di quelle relative ai servizi di pubblica utilità, ai servizi pubblici essenziali, alla vendita di beni di prima necessità e alle edicole.
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