Il governatore Bankitalia ha spiegato che gli interventi della Bce saranno mirati a ridurre la frammentazione dei mercati e a evitare eccessive oscillazioni dei differenziali: «Gli spread attuali non sono giustificabili»
di Davide Colombo
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Il mercato ha sottostimato la portata delle misure varate ieri dalla Bce e i margini di flessibilità con cui potranno essere utilizzate. Gli interventi di liquidità saranno tempestivi e così pure i nuovi acquisti mirati che sono stati annunciati con l’ampliamento del programma App per 120 miliardi, che riguarderanno sia i titoli pubblici sia quelli privati e che potranno essere concentrati su singoli paesi in caso di necessità. Inoltre la Bce non ha detto la sua ultima parola, e «se si renderanno necessarie nuove misure si agirà ancora».
Visco: ridurre la frammentazione dei mercati
Il giorno dopo la bufera scatenata dai mercati per il mancato taglio dei tassi di riferimento e le dichiarazioni della presidente Christine Lagarde, interpretate come una presa di distanza dalla situazione specifica italiana degli spread, ieri il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha voluto mandare un messaggio molto netto sul primo pacchetto di misure di politica monetaria adottate per fronteggiare la crisi innescata dall’epidemia Covid-19. Visco ha rilasciato un’intervista via Skype a Bloomberg per sottolineare che gli interventi della Bce avranno come primo obiettivo proprio quello di ridurre la frammentazione dei mercati ed evitare eccessive oscillazioni dei differenziali di rendimento: «gli spread attuali non sono giustificabili» ha detto il governatore alle domande sui corsi attuali del Btp decennale sul Bund.
Programma di acquisti sarà gestito con il massimo di flessibilità
Ieri in un’offensiva di comunicazione senza precedenti sono intervenuti con dichiarazioni dello stesso tenore il presidente della Banque de France, Francois Villeroy de Galhau, e il governatore del Banco de Espana, Pablo Hernández de Cos. Il governatore Visco ha parlato di una difficoltà di comunicazione sul pacchetto di misure adottate («non è stato ben presentato») e ha invitato a guardare alla sostanza. Il nuovo programma di acquisti, ha insistito, sarà gestito con il massimo di flessibilità «possiamo intervenire direttamente e concentrarci su particolari giurisdizioni a seconda delle circostanze per un periodo determinato per evitare i rischi che si registrano nella trasmissione e negli acquisti di titoli in certi paesi per effetto dell’apertura dello spread».
Evitare credit crunch come nel 2011
Visco ha fatto riferimento alla crisi del 2011-12 e alla catena di decisione prese allora: «Manca un safe asset europeo e per questo dovremo intervenire per evitare l’allargarsi dei differenziali tra i paesi». Di pari importanza le flessibilità introdotte sui requisiti di capitale e il collaterale che la Bce può accettare dalla banche: «Bisogna evitare strozzature e un credit crunch come nel 2011» ha affermato, sottolineando l’importanza che avranno le «garanzie pubbliche per accompagnare le moratorie sui debiti» che i governi dovranno assicurare con gli interventi annunciati. Visco ha insistito molto sulla necessità di misure di politica fiscale molto forti per sostenere i redditi, il Servizio sanitario e le imprese.
Primo trimestra molto negativo
«Non ho dubbi che questo periodo sarà superato ma ho incertezze sul tempo che ci vorrà» ha poi ha aggiunto, spiegando che di sicuro «il primo trimestre sarà molto ma molto negativo» così come l’intero anno, e sarà negativo «non solo per l’Italia» ma a livello globale. Lo choc che era partito sul lato dell’offerta con la chiusura delle catene di produzione globali, ora gelato la domanda. Per questo le politiche di bilancio e monetarie devono dare una risposta accomodante e di «prima linea».