Dalla prima stima del ministro del’Economia Gualtieri allo scostamento che ha ottenuto il via libera del parlamento, le risorse da destinare ad aziende e famiglie sono cresciute in maniera considerevole
di Andrea Carli
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All’inizio i miliardi da destinare a imprese e famiglie travolte dall’emergenza Coronavirus erano 3,6, poi l’asticella è salita a 7,9. Alla fine il Governo ha deciso di mettere sul tavolo 25 miliardi. Risorse che andranno a sostenere i comparti più colpiti dall’epidemia, Il primo step è il decreto legge annunciato per il fine settimana con cui l’esecutivo stanza 12 miliardi. Se si prende in considerazione solo il valore del provvedimento in via di approvazione e lo si mette a confronto con i 3,6 miliardi di partenza, il dato che emerge è che nel giro di poco più di una settimana il budget, di fronte a una situazione via via più complessa, è più che triplicato.
Gualtieri: «Spenderemo 3,6 miliardi per affrontare la crisi»
Sabato 29 febbraio. In un’intervista a Repubblica, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri parla di «un nuovo decreto legge per il sostegno dell’occupazione e dei settori più colpiti dagli effetti del coronavirus: sarà un pacchetto da 3,6 miliardi di risorse eccezionali e aggiuntive», spiega.
Governo raddoppia risorse, 7,5 mld a famiglie e imprese
Giovedì 5 marzo. Il quadro si fa più difficile. Il governo raddoppia le risorse per fronteggiare l’epidemia del Coronavirus e si dice pronto a varare misure straordinarie per sette miliardi e mezzo per sostenere famiglie e imprese provate dall’emergenza, destinando 1 miliardo al Servizio sanitario per assumere medici e raddoppiare i posti in terapia intensiva. Non «un salto nel buio», assicura il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, certo del benestare di Bruxelles alla richiesta di finanziare gli interventi con 6,35 miliardi di extradeficit. Lo scostamento è dello 0,35% rispetto agli obiettivi fissati in autunno, con il deficit che – se fosse stato confermato questo budget – sarebbe passato dal 2,2% al 2,5%.
I miliardi contro il Coronavirus diventano 25
Ma mercoledì 11 marzo l’asticella viene spostata ancora in su. I miliardi sul piatto diventano 25. Conte e Gualtieri annunciano per oggi, venerdì 13 marzo, un decreto con prime misure per oltre 12 miliardi: le altre risorse saranno usate per step successivi. L’emergenza si fa pandemia, le limitazioni ai movimenti dei cittadini crescono, crescono i contraccolpi economici: il governo mette in campo ogni mezzo possibile per farvi fronte. Il Parlamento all’unanimità autorizza l’esecutivo a spendere fino 25 miliardi, di cui 20 miliardi in deficit, anche a costo di sforare il tetto finora inscalfibile del 3% nel rapporto tra deficit e Pil. Il Paese è «solido» e la tenuta dei conti «sostenibile», assicura il ministro dell’Economia, ma l’emergenza è senza precedenti e occorre venire incontro alle famiglie e alle imprese in difficoltà, con una caduta del pil che si prevede per «almeno due mesi». Conte questa volta sa di poter contare su una «grande apertura» dell’Ue.
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