(ANSA) – TERNI, 22 MAR – Seicento mascherine prodotte fai-da-te nel giro di pochi giorni, consegnate a personale sanitario, volontari della protezione civile, farmacie, aziende o privati cittadini: sono stati giorni di lavoro a ritmo serrato per Luca Rondoni, stilista e titolare di un atelier di Terni che, di fronte alla carenza dei dispositivi di protezione dal coronavirus, ha deciso di dare il proprio contributo, gratuitamente.
Prendendo in mano i ferri del mestiere come forbici, stoffa colorata e macchina da cucire.
“Preciso che le mascherine che ho prodotto – spiega Rondoni -, non sono omologate né chirurgiche, ma in cotone o tessuto tecnico lavabile, dunque riutilizzabili. Possono essere usate per brevi periodi o a copertura di quelle di tessuto non tessuto. Ma, di questi tempi, sicuramente meglio che niente”.
Tanto che anche alcune dipendenti del Day hospital oncologico dell’ospedale Santa Maria lo hanno ringraziato pubblicamente per il dono, utilizzato sopra ai dispositivi chirurgici.