E’ proprio vero che il gusto della libertà si assapora quando si inizia a perderla. Ecco come i ragazzi stanno vivendo le emozioni e la quotidianità in questo momento cosi difficile e triste, per combattere questo nemico invisibile chiamato covid19. In redazione riceviamo e pubblichiamo di seguito una lettera dei rappresentanti del“I Istituto Superiore Archimede di Rosolini”, e impariamo da loro una grande lezione di vita,di come si sono dovuti adattare a nuove regole imposte dopo l’arrivo del coronavirus, con la notizia della chiusura delle scuole e sulla inaspettata “vacanza” che invece è diventata una prigione.
Hanno paura certo,ma il loro ottimismo , il loro senso del dovere come cittadini ma soprattutto come semplici ragazzi li porta a rispettare le regole ed accettarle . Cosi come hanno accettato l’isolamento, il non poter abbracciare, baciare, non stare vicini a ridere nei bar, non ballare, non fare feste e, perche’ no anche stare a scuola. È difficile, ma ci stanno provando, sono giovani, e questa situazione ha stravolto le loro abitudini e le nostre. Quella del Coronavirus è sicuramente un’epidemia contagiosa e dai lati oscuri ma fa riemergere quell’emotività positiva e contagiosa che tanto mancava.
LA LETTERA
“Caro direttore, sentiamo il bisogno di condividere una riflessione a voce alta su quello che sta succedendo in questi giorni, non solo con i giovani che frequentano il nostro istituto superiore Archimede, ma con tutti i ragazzi a cui la mattina suona la sveglia per andare in quell’ambiente di emozioni, gioie ed esperienze formative, che comunemente è chiamato Scuola .
Ragazzi di fronte a questa situazione anomala stiamo tutti provando un flusso immenso di emozioni che ci fanno pensare di essere in un ambiente surreale , quasi come il set di uno di quei film apocalittici che si vedono su Netflix , ma tutto questo purtroppo è realtà .
Forse nessuno di noi prima di queste privazioni e limitazioni si era mai reso conto che anche andare all’Atlantic o al Paprika per un semplice aperitivo costituisse l’esercizio di una libertà fondamentale, così come la possibilità di riunirsi al campo sportivo per sentire l’urlo dei tifosi al Consales.
E’ proprio vero che il gusto della libertà si assapora quando si inizia a perderla . Tuttavia questa assenza dei giovani in una città quasi sopita è anche il segnale di una rinnovata consapevolezza del senso del dovere.
E’ vero, per comprendere quello che sta accadendo occorrerebbe avere una maturità che normalmente si
acquisisce alla fine di un percorso scolastico. Ma non c’è tempo, oggi siamo chiamati a dimostrare quella stessa maturità e questo ci fa onore e ci permette di essere forti senza debolezza ne rimpianti.
Siamo certi che tutto questo presto finirà e il tricolore tornerà a sventolare dall’edificio di via Sipione, però questa volta lo guarderemo con altri occhi, quelli di giovani ragazzi che hanno capito il valore della scuola, e dello studio nella formazione di quanti hanno concorso a risolvere questa pandemia, gli occhi di giovani ragazzi che hanno capito il valore della libertà che i nostri antenati ci hanno donato, ma soprattutto gli occhi di giovani ragazzi che hanno sperimentato anche l’orgoglio di appartenere al paese più bello del mondo.
In questo contesto vogliamo ringraziare la dirigenza e tutti i docenti che giornalmente si impegnano affinché le nostre conoscenze possano continuare ad espandersi anche in questo difficile periodo e soprattutto vogliamo ringraziare i medici e gli infermieri che giornalmente combattono l’epidemia ed a
cui va la nostra illimitata stima”.
” I ISTITUTO ARCHIMEDE DI ROSOLINI” -I Rappresentanti
Lorenzo Gennaro,Niccolò Lorefice,Vanni Di Grande,Giovanni Cascone, Matteo Barreca, Davide Calvo, Vincenzo Immermina ,Rosario Poidomani e Raffaele Di Dio.
di S.C.