(ANSA) – PESCARA, 25 MAR – “Dobbiamo essere preparati ad arrivare tra i duemila e i tremila casi, sperando che l’isolamento sociale ci consenta di ridurre al minimo la diffusione. Si prevede una fase di ulteriore espansione che ci terrà impegnati: sono convinto che fino alla fine di aprile non avremo sostanziali variazioni della nostra attività”. Lo afferma il direttore dell’Unità operativa complessa di Malattie infettive dell’ospedale di Pescara, Giustino Parruti. “Siamo in una fase pandemica, che per la nostra realtà locale è epidemica. Quando questa fase sarà finita potrebbe instaurarsene una endemo-epidemica, potremmo aver risolto la maggioranza dei focolai, ma trovarci ancora a dover fronteggiare piccole o grandi insorgenze del virus. Ci vorrà una grande organizzazione e sarà importante mantenimento efficienza delle unità operative integrate di Malattie infettive. E’ difficile pensare che non ci sia qualche contagio di ritorno; allora lì sarà decisivo che i focolai esistenti siano stati spenti in modo efficiente”.