Una struttura artificiale in grado di creare sul fondale marino l’habitat ideale, a dieci metri di profondità. È una barriera elettrificata all’interno di un complesso molto più vasto, che contiene altre sculture
L’autore è il giovane Spencer Arnold, istruttore di conservazione della barriera corallina in Thailandia con il New Heaven Reef Conservation Program, coordinatore del progetto in collaborazione con CoralAID, per proteggere e coltivare nuove colonie di coralli.
“Vi presentiamo la nostra ultima e più grande scultura, l’albero della vita! L’ albero è il culmine di mesi di duro lavoro e pianificazione – spiegano al New Heaven Reef Conservation Program – con quest’ultimo sviluppo al sito, nuotando intorno alle bellissime strutture e sculture, non si può fare a meno di sorridere. La quantità di vita che è esplosa in questa zona parla del volume di tempo e di sforzo che è stato riversato nelle nostre nelle barriere artificiali”.
La scultura, infatti, è nata per trattenere i frammenti corallini, spezzati dalle onde o da altre attività, impedendo che si perdano nelle profondità marine: “Questi frammenti di corallo saranno salvati dalle sabbie, dove altrimenti morirebbero, e fissati alle sbarre della scultura, dove invece prospereranno e cresceranno in colonie sane”.
Un enorme volto urlante e un serpente marino fanno parte del parco sotto il mare, in attesa di essere coperte dal corallo, per cancellare, come dice Arnold, “la disperazione con la vita e la speranza”.
“Ho lavorato come scultore di barriera per gli ultimi 4 anni e ho realizzato diverse installazioni di cui sono orgoglioso, ma nessuna come quest’ultimo pezzo – ha detto Arnold – questo Albero della vita è una barriera artificiale elettrificata, che fa sì che formi una crosta di calcare sulle sue superfici creando un habitat bio-ingegnerizzato che benefici della crescita e della forma fisica dei coralli piantati sulle superfici delle sculture. Abbiamo creato questo giardino subacqueo con uno scopo: i coralli piantati sulle sculture stanno già iniziando a prosperare, lentamente si sovrapporranno a queste immagini di disperazione con la vita e la speranza, finché scompariranno inevitabilmente, avendo adempiuto al loro compito”.
I frammenti di corallo che si trovano nelle sabbie attorno al sito molto probabilmente sarebbero morti se non fosse per le sculture di metallo, che forniscono loro la stabilità di cui hanno bisogno per prosperare.